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Per un piano di pace ci vuole una guerra
Israele e Hamas siglano un fragile accordo per una tregua in Medio Oriente


Nessuno lo ha impedito
Nell’ultimo periodo abbiamo sentito parlare ancora dei danni causati dal bullismo, un carnefice che divora le sue vittime dall’interno, silenziosamente.


Parole per Gaza: Non chiamatela “guerra”
Chiamano guerra quella che è piuttosto una aggressione, una vendetta contro tutti i palestinesi.


Lettera aperta all’ideatrice del neocolonialismo israeliano in salsa pugliese
Perché non recuperare i resti del quartiere ebraico di Taranto, o del ghetto ebraico di Oria e Manduria?


La vera azione etica è disinteressata
Scendere in piazza per protestare contro il genocidio della popolazione di Gaza e contro chi non fa nulla per fermarlo ed è di conseguenza complice, era e continua a essere la cosa giusta da fare.


Una voce dalla Palestina. Intervista con Hamid Alfarra
Per chi vive lì, questa non è più una guerra: è la fine di tutto ciò che conoscono e amano, è la negazione della propria identità e del proprio diritto a una vita dignitosa, è un Genicidio.


2025, Italia: dove la guerra si fa a parole… non dette
Forse la pace linguistica arriverà quando si potrà dire Palestina non come un problema da gestire, ma come uno Stato da riconoscere.


“A cosa serve vedere, se non ad agire?”
La Palestina non è solo una crisi: è lo specchio del fallimento della giustizia internazionale, della credibilità dell’Occidente.


Le pagine mancanti: un viaggio nella storia dimenticata delle donne
Per secoli, in Italia come altrove, la cultura è stata raccontata da una sola voce: quella maschile. Il vuoto delle "pagine mancanti" è diventato parte della nostra identità.


L’Italia tra piazze e Palazzi: sulla Palestina due narrazioni discordanti
Mentre l’Italia manifesta per la Palestina, il governo si divide tra sostegno a Israele e ambiguità politiche. Lo sciopero del 3 e il corteo del 4 ottobre mostrano un popolo unito contro il genocidio e un potere smarrito, incapace di ascoltare le piazze.


Salerno, festa dei Popoli 2025
Una piccola manifestazione con un grande messaggio di pace, talmente ovvio che mi rifiuto di scrivere le solite banalità sulla fratellanza e l'uguaglianza dei popoli.


Cabaret scadente: il piano di pace che ride solo agli occupanti
Venti punti in fila, studiati per blindare la sicurezza e la legittimità degli occupanti, e per concedere ai palestinesi solo nuove catene.


Leggere Simone Weil oggi
Perché dovremmo recuperare i testi di Simone Weil, una delle filosofe più eclettiche del Novecento.


Navi israeliane intercettano la Global Sumud Flotilla
La Sumud Flotilla è stata fermata da Israele in acque internazionali. L’Italia ha risposto con occupazioni, blocchi e scioperi in tutto il Paese chiedono la liberazione degli attivisti e la fine del blocco su Gaza.


Sondaggi. Cala la fiducia nel governo: gli italiani preferiscono la Flotilla alle pastarelle di Meloni
L’istituto Ixè registra una progressiva erosione della fiducia nel governo Meloni, scesa al 37%, con un calo di 5 punti rispetto all’inizio dell’anno.


Il caso Venezi e la lunga mano del governo Meloni sulla cultura
Tra nomine opache, pressioni sulla RAI e polarizzazione del dibattito, cresce il rischio di una cultura meno libera e sempre più allineata al potere.


Il difficile cammino verso l’unità sindacale dopo le manifestazioni del 22 settembre
Trovare un equilibrio tra sindacato movimentista e tradizionale è più che mai necessario, non solo nella CGIL.


Le Nazioni Unite ripristinano le sanzioni contro l’Iran
Le Nazioni Unite hanno ripristinato le sanzioni contro la Repubblica Islamica col “meccanismo snapback”.


Verso la riforma della giustizia
La Camera approva ddl Nordio per la separazione delle carriere dei magistrati. Riforma separa giudici e PM per garantire la terzietà e tornerà in Senato.


Definisci bambino: la manomissione delle parole
La narrazione mistificante e opportunistica può alleggerire le coscienze, ma non cambia le cose.


I giovani ci salvano
Memoria, coraggio e il ruolo civile delle nuove generazioni.


Attenzione: la donna, madre e cristiana si è schierata. Sì, ancora una volta dalla parte sbagliata
La prima donna presidente del consiglio in Italia è la più grande colf degli uomini forti e potenti.


Quale migrazione ci manderà all’inferno?
Non si può stigmatizzare gli immigrati per ragioni economiche in arrivo in Italia, quando poi è proprio l’Italia uno dei paesi sviluppati a più forte emigrazione per ragioni economiche.


Il partito dell’amore non accetta il dissenso
La premier Meloni si abbandona a recitare il solito copione vittimista tanto caro a questa destra di governo fin dai tempi di Berlusconi.
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