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Dal Donbass a Gaza: quando vale una ricostruzione e quando solo macerie e silenzio
Se in Ucraina si mobilitano piani, prestiti, idee concrete, per Gaza la distruzione sembra destinata a restare come una ferita aperta.


Cilento–Palestina. L’anima comune dei popoli
Al di là del mare esiste una terra molto simile alla nostra, con alberi come questi, con donne, uomini e bambini che, come noi, vorrebbero tornare ai ritmi e ai gesti della terra…


Roma diplomatica: Abu Mazen in visita
Il presidente dell’ANP Abu Mazen in visita a Roma incontra Meloni, Mattarella e papa Leone XIV


Il “mai più” è un imperativo universale o un esercizio di memoria selettiva?
Come si può parlare di contrasto all’odio e ai crimini di massa senza citare, allo stesso tempo, l’orrore consumato a Gaza?


Trump parla alla Knesset mentre il medio oriente continua a bruciare
Trump tiene un pomposo discorso alla Knesset, il parlamento israeliano.


Per un piano di pace ci vuole una guerra
Israele e Hamas siglano un fragile accordo per una tregua in Medio Oriente


Parole per Gaza: Non chiamatela “guerra”
Chiamano guerra quella che è piuttosto una aggressione, una vendetta contro tutti i palestinesi.


Lettera aperta all’ideatrice del neocolonialismo israeliano in salsa pugliese
Perché non recuperare i resti del quartiere ebraico di Taranto, o del ghetto ebraico di Oria e Manduria?


Definisci bambino: la manomissione delle parole
La narrazione mistificante e opportunistica può alleggerire le coscienze, ma non cambia le cose.


In memoria di Sabra e Shatila
Tra il 16 e il 18 settembre 1982, nei campi profughi di Sabra e Shatila, si consumò un massacro che resta una delle più grandi infamie della storia contemporanea.


Emergency si unisce alla Global Sumud Flotilla
A Gaza si consuma una catastrofe umanitaria, mentre istituzioni e governi restano fermi o parlano troppo tardi.


Un appello interreligioso per la pace e il bene comune
Appello interreligioso per la pace rivolto alle istituzioni italiane, ai cittadini e ai credenti in Italia: un grido di aiuto e di speranza.


Telecamere di Hamas: il nuovo incubo di Israele
Israele non teme i razzi arrugginiti di Gaza. Teme le immagini. Perché una foto di un ospedale sbriciolato vale più di mille giustificazioni militari.


La carestia che il mondo non vede
La carestia a Gaza non è più un’ombra che incombe, ma una realtà che divora sempre più vite.


E1: l’ultimo coperchio della grande cisterna di menzogne
Applausi! Israele ha finalmente coronato il suo sogno: il 20 agosto 2025 ha approvato il progetto E1. Non è una colonia qualsiasi: è la pala meccanica che sotterra la famosa e ridicola “soluzione a due Stati”.


Bari consegna le chiavi della città a Francesca Albanese, e sceglie da che parte stare
Lunedì 4 agosto 2025, Bari ha ribadito con forza la sua identità aperta, solidale e resistente.


Il negoziato dell’assurdo: Israele vuole la resa, non la pace
Doha, 24 luglio 2025. Il giorno in cui il processo di pace israelo-palestinese ha toccato vette talmente surreali da sembrare una distopia.


Preti feriti, bambini evaporati: il marcio dell’indignazione selettiva
È calcolo. Un prete ferito in un luogo sacro pesa di più (politicamente, mediaticamente e simbolicamente) di decine di migliaia di bambini morti, disidratati, ustionati, amputati.


Serve ancora il BDS?
Boicottaggio, Disinvestimento e Sanzioni contro Israele: il movimento nonviolento per fermare il governo di Netanyahu.


Senza la mammina America, Israele sarebbe un cumulo di detriti (e Netanyahu alla sbarra)
C’è qualcosa di teneramente grottesco nella geopolitica mediorientale: ogni volta che Israele si caccia nei guai — militari, politici, morali — arriva, puntuale come una balia isterica, il Pentagono.
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