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Hilltop Youth. E la Palestina arde, ancora
L’ala più estrema della destra israeliana: impugnano fucili, sognano una teocrazia e un Israele più grande e aggressivo, senza compromessi.


Parole per Gaza: Genocidio
Diciamolo, prima che sia troppo tardi per il popolo Palestinese e per la libertà di espressione.


Due popoli, due sensi di colpa. Le false buone intenzioni
Il senso di colpa collettivo ha reso accettabile diversi fatti storici.


Parole per Gaza: Non chiamatela “guerra”
Chiamano guerra quella che è piuttosto una aggressione, una vendetta contro tutti i palestinesi.


Lettera aperta all’ideatrice del neocolonialismo israeliano in salsa pugliese
Perché non recuperare i resti del quartiere ebraico di Taranto, o del ghetto ebraico di Oria e Manduria?


Una voce dalla Palestina. Intervista con Hamid Alfarra
Per chi vive lì, questa non è più una guerra: è la fine di tutto ciò che conoscono e amano, è la negazione della propria identità e del proprio diritto a una vita dignitosa, è un Genicidio.


“A cosa serve vedere, se non ad agire?”
La Palestina non è solo una crisi: è lo specchio del fallimento della giustizia internazionale, della credibilità dell’Occidente.


L’Italia tra piazze e Palazzi: sulla Palestina due narrazioni discordanti
Mentre l’Italia manifesta per la Palestina, il governo si divide tra sostegno a Israele e ambiguità politiche. Lo sciopero del 3 e il corteo del 4 ottobre mostrano un popolo unito contro il genocidio e un potere smarrito, incapace di ascoltare le piazze.


Cabaret scadente: il piano di pace che ride solo agli occupanti
Venti punti in fila, studiati per blindare la sicurezza e la legittimità degli occupanti, e per concedere ai palestinesi solo nuove catene.


Quando il mondo dorme. Di Francesca Albanese
Salerno 22/09/2025. Presidio al porto commerciale contro il transito di armi nei porti italiani e mobilitazione contro la guerra a Gaza.


L’Italia si mobilita e scende in piazza
Si unisce alla missione della Global Sumud Flotilla, che cerca di rompere l’assedio via mare portando beni di prima necessità.


In memoria di Sabra e Shatila
Tra il 16 e il 18 settembre 1982, nei campi profughi di Sabra e Shatila, si consumò un massacro che resta una delle più grandi infamie della storia contemporanea.


Emergency si unisce alla Global Sumud Flotilla
A Gaza si consuma una catastrofe umanitaria, mentre istituzioni e governi restano fermi o parlano troppo tardi.


A Rimini Draghi sconfessa se stesso
Il suo intervento al Meeting di Rimini conterrebbe molti spunti interessanti e in parte anche condivisibili, se fosse stato accompagnato almeno da un pizzico di autocritica.


Bari consegna le chiavi della città a Francesca Albanese, e sceglie da che parte stare
Lunedì 4 agosto 2025, Bari ha ribadito con forza la sua identità aperta, solidale e resistente.


Tatreez. Il linguaggio silenzioso della resistenza
Un ricamo di storie e sogni intrecciati, dove ogni forma di punto croce vuole raccontare l'anima di una terra e le memorie dei suoi individui.


Il negoziato dell’assurdo: Israele vuole la resa, non la pace
Doha, 24 luglio 2025. Il giorno in cui il processo di pace israelo-palestinese ha toccato vette talmente surreali da sembrare una distopia.


Preti feriti, bambini evaporati: il marcio dell’indignazione selettiva
È calcolo. Un prete ferito in un luogo sacro pesa di più (politicamente, mediaticamente e simbolicamente) di decine di migliaia di bambini morti, disidratati, ustionati, amputati.


Serve ancora il BDS?
Boicottaggio, Disinvestimento e Sanzioni contro Israele: il movimento nonviolento per fermare il governo di Netanyahu.


Perché, mamma?
Come lo spieghiamo ai bambini di Gaza e ai nostri figli che uno Stato di diritto può impunemente affamare e bombardare, mutilando e uccidendo migliaia di innocenti?
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