L’Italia si mobilita e scende in piazza
- Davide Inneguale

- 22 set
- Tempo di lettura: 2 min
Il 22 settembre l’Italia scende in piazza per uno sciopero generale indetto dai sindacati di base e da numerose realtà sociali. Al centro della mobilitazione c’è Gaza: un genocidio in atto, mesi di bombardamenti, un assedio che impedisce l’ingresso di aiuti umanitari, migliaia di vittime civili. Lo sciopero vuole denunciare il silenzio e l’inerzia delle istituzioni italiane ed europee, che continuano a mantenere rapporti economici e politici con Israele nonostante le violazioni dei diritti umani documentate da organizzazioni internazionali.
Non si tratta di una protesta isolata. Si unisce alla missione della Global Sumud Flotilla, che cerca di rompere l’assedio via mare portando beni di prima necessità. Lo sciopero sostiene apertamente queste iniziative e richiama l’attenzione sul fatto che la solidarietà non è un gesto simbolico, ma un atto politico necessario.
C’è poi un aspetto interno: mentre si destinano miliardi alla spesa militare, in Italia i servizi pubblici arretrano. Sanità, scuola, trasporti e salari restano in secondo piano, schiacciati da logiche di bilancio che sacrificano i bisogni reali della popolazione. Lo sciopero richiama dunque a un ripensamento delle priorità: le risorse devono servire a garantire diritti, non a perpetuare conflitti.
Partecipare significa sottrarsi all’indifferenza. Ogni grande cambiamento ha avuto origine da gesti collettivi che sembravano inizialmente marginali. Scioperare non è solo fermarsi dal lavoro, ma affermare che prima degli equilibri economici vengono le vite umane. È ricordare che il silenzio non è neutrale ma diventa complicità.
Il 22 settembre, nelle piazze e nelle strade, la voce di chi rifiuta la normalizzazione della guerra potrà trasformarsi in pressione politica, in memoria attiva, in un segnale che non può e non dovrà essere ignorato. È questa la vera forza dello sciopero: riportare al centro il principio che senza giustizia e diritti non c’è futuro.

LA BOTTEGA DELLE FILOSOFIE
ADERISCE ALLO SCIOPERO
IN SOLIDARIETÀ ALLA GLOBAL SUMUD FLOTILLA
PER FERMARE LO STERMINIO DEL POPOLO PALESTINESE.
La Redazione





