Legge Finanziaria: è nel sottobosco degli emendamenti che che si nascondono le insidie per i cittadini o i favori per i pochi.

La democrazia si misura da come tratta chi la mette in discussione, e ad oggi in Italia la Democrazia appare più fragile che mai.

La leader d’opposizione ha dichiarato: “la democrazia è a rischio, la libertà di parola è a rischio quando l'estrema destra è al governo".

Governo Meloni denunciato alla CPI per concorso in genocidio e cooperazione militare con Israele.

L’essenza della democrazia non consiste solo nella ricerca del consenso, ma soprattutto nell’accettazione e gestione del dissenso.

I nuovi reati, nati da emergenze mediatiche, sono una demagogia inefficace; la certezza della pena è il vero deterrente.

Forse la pace linguistica arriverà quando si potrà dire Palestina non come un problema da gestire, ma come uno Stato da riconoscere.

L’istituto Ixè registra una progressiva erosione della fiducia nel governo Meloni, scesa al 37%, con un calo di 5 punti rispetto all’inizio dell’anno.

La Camera approva ddl Nordio per la separazione delle carriere dei magistrati. Riforma separa giudici e PM per garantire la terzietà e tornerà in Senato.

La verità è che queste politiche non puntano a migliorare la qualità della vita, ma a sfruttare la debolezza del sistema.

L’auspicio è che non si spenga negli addetti ai lavori la lucida consapevolezza che la scuola necessita di una cura ben più forte, non di semplici palliativi.

È meglio escludere il cellulare dalle aule per proteggere gli studenti, o integrarli nei processi educativi per prepararli al mondo reale?

In realtà, l’unica certezza è che mancano le risorse finanziarie per mantenere le promesse elettorali.

Trovo il discorso di Meloni al Meeting di Rimini preoccupante, perché pone le basi per un culto della personalità in chiave contemporanea.

La legalità qui esaltata dalla destra è, in realtà, strettamente legata al bene comune e alla qualità della vita dei cittadini.

In un recente articolo del Sole 24 ore il giornale rilancia la notizia dell’apparente sorpasso dell’Italia sul Regno Unito, nel reddito pro capite a parità di potere di acquisto. Merita una “analisi sull’analisi” le ragioni di tale sorpasso.

Che il caro ombrelloni non diventi per la stampa accomodante, un coup de theatre per eclissare il calo stipendi.

Un animale politico depurato dalle tossine postfasciste, per diventare adeguato al consumo dell’establishment americano.

Quorum mancato al referendum, ma il 30% dei votanti ha detto “Sì” ai diritti. I voti superano quelli della maggioranza alle ultime elezioni: un segnale forte per chi vuole un’alternativa.

Articolo scritto in collaborazione con Giuseppe Gallelli.