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Il diavolo si nasconde nei dettagli

Quando ci troviamo di fronte a provvedimenti dell’esecutivo o del Parlamento di una certa portata, come la Legge Finanziaria, non bisognerebbe mai fermarsi ad analizzare solo gli aspetti più visibili, ma dedicarsi anche a quelli collaterali e ai dettagli, perché è proprio lì che si nascondono le insidie per i cittadini.

https://www.governo.it/it/media/conferenza-stampa-del-consiglio-dei-ministri-n-146/30091
Giancarlo Giorgetti (Economia e Finanze) durante conferenza stampa per illustrare i provvedimenti approvati al termine del Consiglio dei MInistri - governo.it

Ogni anno puntualmente il governo in carica si trova ad affrontare la scadenza della Legge finanziaria, cioè il momento in cui il Ministero dell’Economia e Finanza decide come distribuire i fondi del bilancio, se aumentare le risorse in certi settori, se lasciarle invariate o se ridurle. E su questo si affacciano le brame e i desideri sia dei ministri dei vari dicasteri, sia dei parlamentari della maggioranza e opposizione, sia dei soggetti che rappresentano interessi di gruppi sociali o di poteri economici piccoli e grandi.


Della finanziaria si potrebbe parlarne per quelli che sono gli aspetti più visibili e dibattuti. Nel caso di questa, che destina le (poche) risorse per il 2026, si può dire che è una delle meno impattanti, nel bene e nel male, in termini di conseguenze per l’economia e la vita delle persone. Questo può essere visto in maniera positiva o negativa a seconda dell’angolazione da cui la si prende. Sicuramente è positivo che non siano in vista particolari aumenti di tasse e tariffe, per quanto anche su queste piccole cifre ci sia una discussione accesa nella maggioranza. Positivo che si chieda uno sforzo alle banche, se la cosa andrà in porto, che non è affatto scontato. Meno positivo sono le poche risorse assegnate alle famiglie, ai redditi da lavoro e la tassa piatta su straordinari, notturni e festivi che premia una visione vecchia del lavoro che poteva andare bene vent’anni fa e, a mio parere, non avvantaggia neppure le imprese. Praticamente la soluzione al problema dei salari bassi in Italia è stata trovata da questo governo nell’incentivare a lavorare di più o di notte e nei festivi.


Se questa è la parte che emerge della discussione sui provvedimenti che accompagnano la finanziaria, altrettanto importante è andare a scovare tutto il lavorio degli emendamenti, decreti maxiproroghe e altri provvedimenti collegati alla finanziaria molto meno visibili e su cui solo i giornalisti più zelanti (ma possono essere anche funzionari pubblici o sindacali, giuristi, avvocati, etc), a cui dovremmo la nostra riconoscenza, mettono l’attenzione. Spesso è proprio in questo sottobosco che si nascondono le insidie per i cittadini o i favori per i pochi.


L’esempio lo trovo in un articolo sul web, in cui si parla di un provvedimento, legato alla finanziaria tramite un emendamento, che prevede che i pignoramenti possano essere inoltrati direttamente ai debitori senza passare dal giudice, con un semplice atto di un avvocato. Praticamente potremmo trovarci il conto corrente pignorato per non aver pagato qualche bolletta e verremmo a saperlo a posteriori. Chiaramente un provvedimento a favore di chi si trova già in un favorevole rapporto di forza. Inoltre ci sono altri emendamenti alla legge sulla concorrenza il cui fine evidente, assieme a quello sul “pignoramento rapido”, è di favorire gli interessi di lobbisti piuttosto che facilitare la vita dei cittadini comuni.


Il punto non è tanto e solo nel merito di questi provvedimenti, che mi auguro non vadano in porto una volta smascherati, ma nel metodo. Così non basta mettere l’attenzione sulle grandi questioni e sull’attività politica più visibile e di cui più si dibatte. Ogni legge, ogni provvedimento, qualsiasi attività politica e amministrativa, è accompagnata da un corollario di emendamenti, commi, articoli di difficile o ambigua interpretazione, che non andrebbero mai trascurati. I politici lo sanno bene e, se devono far passare qualche favore a beneficio di qualche loro elettore che poco ha a che fare con l’interesse generale, proprio in questi interstizi legislativi vanno a infilarsi, sperando che nessuno se ne accorga.


In un’epoca in cui siamo bombardati da stimoli e informazioni in cui è difficile distinguere ciò che è realmente importante, bisogna tenere sempre desta l’attenzione, non fermarsi mai sulla superficie delle cose perché il diavolo spesso si cela proprio nei dettagli e nei particolari che sembrano più insignificanti o che stanno fuori dai riflettori. Più si approfondisce la conoscenza di questi aspetti e più se ne disvela lo spirito.

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