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Roma diplomatica: Abu Mazen in visita
Il presidente dell’ANP Abu Mazen in visita a Roma incontra Meloni, Mattarella e papa Leone XIV


Trump parla alla Knesset mentre il medio oriente continua a bruciare
Trump tiene un pomposo discorso alla Knesset, il parlamento israeliano.


Due popoli, due sensi di colpa. Le false buone intenzioni
Il senso di colpa collettivo ha reso accettabile diversi fatti storici.


Ancora una volta Israele bombarda uno stato sovrano
Israele colpisce il Libano dopo la tregua a Gaza. La reazione internazionale è assente, mentre il diritto viene applicato a doppio standard.


Per un piano di pace ci vuole una guerra
Israele e Hamas siglano un fragile accordo per una tregua in Medio Oriente


Una voce dalla Palestina. Intervista con Hamid Alfarra
Per chi vive lì, questa non è più una guerra: è la fine di tutto ciò che conoscono e amano, è la negazione della propria identità e del proprio diritto a una vita dignitosa, è un Genicidio.


“A cosa serve vedere, se non ad agire?”
La Palestina non è solo una crisi: è lo specchio del fallimento della giustizia internazionale, della credibilità dell’Occidente.


Le Nazioni Unite ripristinano le sanzioni contro l’Iran
Le Nazioni Unite hanno ripristinato le sanzioni contro la Repubblica Islamica col “meccanismo snapback”.


Sul piede di guerra, tra Teheran e Tel Aviv
Aiuti umanitari per Gaza bloccati da Israele. Seguono attacchi aerei contro l’Iran e la chiusura delle ambasciate israeliane. L’Iran risponde con missili. Il conflitto si allarga e cresce il rischio di escalation globale.


Era già tutto previsto: Israele colpisce i siti nucleari iraniani
La notte del 13 giugno, Israele ha condotto una serie di attacchi aerei contro impianti nucleari e militari iraniani. l’Iran risponde.


Mastica lento, ingoia piano: Sumi piange, Gaza muore in silenzio
Perché la verità non cambia: un crimine di guerra resta tale, chiunque lo commetta, e non deve esistere tolleranza verso una nazione che viola i diritti umani e commette crimini contro l’umanità.


Handala, il simbolo di una Palestina che resiste
«Inizialmente Handala era un bambino palestinese, ma il suo significato si è sviluppato con un orizzonte prima nazionale, poi globale e umano. È un semplice bambino povero, e questa è la ragione per la quale le persone lo hanno adottato e lo sentono come simbolo della loro coscienza».
Naji al-Ali


Dottor Stranamore e diplomazia
Riprende il negoziato tra Stati Uniti e Iran in merito al programma nucleare iraniano tra diplomazia e pressioni militari.


Spiegare a Musk chi sono i migranti e chi terroristi
Ha fatto rumore l’ultima esternazione del miliardario al congresso della Lega: “L'immigrazione di massa è una cosa folle." Ma ecco i dati.


Israele viola il cessate il fuoco con l’approvazione USA: 400 le vittime
L’Occidente è complice con il suo silenzio. Il massacro continua impunito: condannarlo è un dovere morale e politico.


È “scoppiata la pace” tra Erdogan e i kurdi, ma a che prezzo?
Il 27 febbraio scorso Ocalan ha ordinato ai suoi uomini di posare le armi: un gesto storico fortemente sostenuto da Erdogan.


Ricordiamo le vittime della Shoah: e le vittime del genocidio di oggi?
Non è più possibile commemorare la Memoria delle vittime di ieri, senza sentire una parola in riferimento alle vittime palestinesi di oggi.


42 giorni di tregua a Gaza (forse)
Da domenica 19 e per i successivi 42 giorni, le armi dovrebbero. Il condizionale sulla sua tenuta è d’obbligo.


La caduta di Assad: fine di un Regime o inizio di un nuovo conflitto?
In Siria potrebbe accadere ciò che accadde in Iraq: il passaggio da un regime totalitario a uno fondamentalista è breve.


Israele e Iran, guerra regionale in Medioriente?
Articolo scritto in collaborazione con COLUMBUS
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