Handala, il simbolo di una Palestina che resiste
- Silvano D’Alessandro
- 14 apr
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Handala è un bambino palestinese di 10 anni che incarna tutta la sofferenza e la forza del suo popolo.
Si mostra sempre di spalle, con le mani incrociate. Nessuno conosce il suo volto perché, come affermato dal suo creatore, Naji al-Ali, esso verrà «rivelato solo quando i rifugiati palestinesi potranno riavere la propria terra».

I molteplici significati del personaggio:
La sua testa assomiglia a un sole, che simboleggia l'avvenire.
I suoi capelli sono aculei di un riccio, che usa per proteggersi.
Ha i piedi nudi perché è povero, come i bimbi dei campi profughi.
Mostra le spalle a chi tenta di guardarlo, in segno di protesta contro le ingiustizie subite.
È rimasto bambino da quando fu costretto ad abbandonare il villaggio e crescerà solo quando potrà farvi ritorno.
Handala nasce nel 1969 dalla creazione di Naji al-Ali, un grande vignettista palestinese, che ha fatto della sua matita un efficace strumento di propaganda per dare voce alla resistenza del suo popolo contro l'oppressore sionista.
Trasferitosi in Inghilterra all’inizio degli anni ’80, Il suo attivismo lo condusse alla morte nel 1987 a Londra, quando fu raggiunto da un colpo di arma da fuoco, per mano di due ex agenti israeliani del Mossad.
«Inizialmente Handala era un bambino palestinese, ma il suo significato si è sviluppato con un orizzonte prima nazionale, poi globale e umano. È un semplice bambino povero, e questa è la ragione per la quale le persone lo hanno adottato e lo sentono come simbolo della loro coscienza».
Naji al-Ali
Handala nel 1969 aveva 10 anni, e continua ad averne 10 tutt'ora. Il bimbo continua a voltare le spalle al mondo, arrabbiato, osservando con dolore la tragedia palestinese. Nel suo silenzio Handala continuerà a dare voce e speranza a tutti i popoli oppressi, fino a quando il sole non cesserà di splendere.