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Due popoli, due sensi di colpa. Le false buone intenzioni
Il senso di colpa collettivo ha reso accettabile diversi fatti storici.


Il panpenalismo del governo Meloni
I nuovi reati, nati da emergenze mediatiche, sono una demagogia inefficace; la certezza della pena è il vero deterrente.


La nostra Resistenza: donne, memoria e lotta contro le nuove forme di fascismo
La voce di quelle donne deve essere la nostra voce, la voce che tiene viva la memoria, che spezza il silenzio, che anima la protesta.


Nessuno lo ha impedito
Nell’ultimo periodo abbiamo sentito parlare ancora dei danni causati dal bullismo, un carnefice che divora le sue vittime dall’interno, silenziosamente.


Parole per Gaza: Non chiamatela “guerra”
Chiamano guerra quella che è piuttosto una aggressione, una vendetta contro tutti i palestinesi.


Lettera aperta all’ideatrice del neocolonialismo israeliano in salsa pugliese
Perché non recuperare i resti del quartiere ebraico di Taranto, o del ghetto ebraico di Oria e Manduria?


Una voce dalla Palestina. Intervista con Hamid Alfarra
Per chi vive lì, questa non è più una guerra: è la fine di tutto ciò che conoscono e amano, è la negazione della propria identità e del proprio diritto a una vita dignitosa, è un Genicidio.


2025, Italia: dove la guerra si fa a parole… non dette
Forse la pace linguistica arriverà quando si potrà dire Palestina non come un problema da gestire, ma come uno Stato da riconoscere.


Le pagine mancanti: un viaggio nella storia dimenticata delle donne
Per secoli, in Italia come altrove, la cultura è stata raccontata da una sola voce: quella maschile. Il vuoto delle "pagine mancanti" è diventato parte della nostra identità.


I giovani ci salvano
Memoria, coraggio e il ruolo civile delle nuove generazioni.


L’abitudine al male, piccole concessioni, grandi orrori
ma noi possiamo trasformare l’abitudine al bene in un antidoto potente contro l’abitudine al male.


In memoria di Sabra e Shatila
Tra il 16 e il 18 settembre 1982, nei campi profughi di Sabra e Shatila, si consumò un massacro che resta una delle più grandi infamie della storia contemporanea.


Parlare di guerra: un antidoto al militarismo
Non ho la minima paura dei proiettili o delle granate, temo solo la grande solitudine interiore, ho paura di perdere la fede nell’umanità, in me stesso, nel bene che esiste nel mondo (Franz Blumenfeld ottobre 1914)


Il peso delle parole
Una comunicazione può diventare relazione e condivisione completa solo quando si presta attenzione alle parole che usiamo.


Le vacanze: fuga da sé stessi
Qual è il vero significato della parola “vacanza”? Lo abbiamo frainteso e così abbiamo perso l’opportunità di vivere il momento presente.


Quando l’arte “sacra” crea itinerari narrativi da scoprire
La storia dell’umanità è segnata dal movimento delle persone e da una creazione continua di intrecci e contaminazioni tra culture e saperi.


Contro la barbarie, impegno e resistenza
I deportati del campo di concentramento di Natzweiler erano ebrei, gitani, gay, oppositori politici… “notte e nebbia”.


Tatreez. Il linguaggio silenzioso della resistenza
Un ricamo di storie e sogni intrecciati, dove ogni forma di punto croce vuole raccontare l'anima di una terra e le memorie dei suoi individui.


Ha ancora senso parlare di riforme?
Quando si parla di riforme, quasi sempre si tratta di adeguare il sistema del welfare, dei diritti e delle tutele del lavoro, a far funzionare il libero mercato.


L’antico e sempre nuovo pensiero unico
Nel dibattito culturale e politico occidentale odierno si è affermata una narrazione specifica, ovvero l’opposizione e il contrasto della cosiddetta cultura woke.
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