“Tutti i sistemi teorici sembravano come impermeabili ai fatti: i loro sostenitori vedevano conferme delle loro credenze praticamente in ogni avvenimento e in ogni notizia ma non avrebbero saputo specificare situazioni in cui queste teorie sarebbero cadute in difetto”
Karl Popper
Cosa sono i bias cognitivi?
La peculiarità che contraddistingue l'essere umano dagli altri esseri viventi è la sua abilità nel ragionamento. L’immaginario propone l’uomo come un pensatore razionale che giunge a conclusioni attraverso l’utilizzo della logica e del pensiero critico. Tuttavia, il nostro modo di interpretare la realtà e ciò che ci accade non è sempre accurato; infatti, spesso si va incontro ai cosiddetti errori cognitivi (bias).
Il bias è frutto di una rigidità mentale determinata dal bisogno di coerenza con azioni che impattano sulla nostra vita e sulle nostre relazioni. Attraverso i bias cognitivi il nostro cervello adopera inconsciamente delle scorciatoie che rappresentano soluzioni pratiche, sebbene non sempre perfette. Tali errori costituiscono distorsioni psicologiche che si pongono come elementi di influenza nelle valutazioni di fatti e situazioni, e sono presenti in ognuno di noi. Analizzeremo nello specifico un tipo di bias molto diffuso: il bias di conferma.
È bene sottolineare che il bias cognitivo non rappresenta di certo l’unica barriera che ostacola la nostra abilità di adottare un approccio puramente logico; esperienze personali, opinioni, sentimenti e altre forme di preconcetto interferiscono indubbiamente con la nostra capacità di prendere decisioni.
Il bias di conferma
Il bias di conferma è uno dei bias cognitivi più diffusi. Si verifica quando tendiamo a cercare e dare maggior peso alle informazioni che confermano le nostre opinioni preesistenti, mentre ignoriamo o minimizziamo dati che le contraddicono. Questo atteggiamento crea un filtro mentale che seleziona e interpreta le informazioni in modo da sostenere ciò in cui crediamo.
In psicologia, il bias di conferma è definito come:
«quel bias cognitivo umano per il quale le persone tendono a muoversi entro un ambito delimitato dalle loro convinzioni acquisite, tentando di ricondurre a tale ambito qualsiasi situazione si trovino a sperimentare».¹
Si mette in atto, dunque, un processo mentale che seleziona e interpreta le informazioni in modo da attribuire maggiore credibilità a ciò che conferma le proprie convinzioni o le proprie ipotesi. Ciò può portare a un pensiero selettivo e a una mancanza di obiettività nell'analisi delle informazioni.
Tra i bias di conferma vi è inoltre anche la tendenza a focalizzarsi solo su alcuni dati della situazione, senza valutare gli altri. Ecco alcuni esempi di persone che si focalizzano su un commento negativo ignorando quelli positivi in situazioni comuni:
1. Feedback sul lavoro:
Situazione: Un dipendente riceve una valutazione del suo lavoro, in cui vengono menzionati molti aspetti positivi e un solo aspetto negativo.
Reazione bias: Il dipendente si concentra solo sul commento negativo e lo considera la parte più importante della valutazione, ignorando tutti i complimenti ricevuti.
2. Social Media:
Situazione: Qualcuno pubblica una foto su social media e riceve numerosi commenti positivi e un solo commento negativo.
Reazione bias: La persona si sente profondamente ferita dal commento negativo e lo affronta, trascurando i complimenti e l'apprezzamento degli altri.
3. Esame scolastico:
Situazione: Uno studente ottiene una buona votazione in un esame, ma il professore fa una critica costruttiva su un aspetto specifico.
Reazione bias: Lo studente si preoccupa principalmente della critica del professore, anche se il risultato complessivo è positivo.
Come poter lavorare per saper gestire i bias cognitivi:
Riconoscere l'esistenza di queste distorsioni cognitive è il primo passo per superarle. Questo riconoscimento può essere facilitato grazie alle nostre abilità metacognitive, che costituiscono la capacità di osservare i nostri pensieri da un punto di vista esterno. Questa prospettiva ci consente di identificare i pensieri che potrebbero essere distorti o influenzati da preconcetti, emozioni o convinzioni personali, e di distaccarcene per poterli esaminare in modo critico e, se necessario, apportare modifiche.
Inoltre, è importante imparare a mettere in discussione le nostre opinioni e ipotesi iniziali, esaminando attentamente le informazioni raccolte e valutando l'affidabilità delle fonti utilizzate per formare e sostenere tali opinioni. Dovremmo essere disposti a considerare ipotesi alternative, basate su dati e prove oggettive, al fine di allargare la nostra comprensione di una determinata situazione o questione.
¹ Raymond S. Nickerson, Confirmation Bias: A Ubiquitous Phenomenon in Many Guises, in Review of General Psychology, vol. 2, n. 2, 1998-06, pp. 175-220.
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