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Il partito dell’amore non accetta il dissenso

Nonostante le agenzie di rating abbiano aggiornato in meglio il loro giudizio sull’affidabilità finanziaria dell’Italia e le statistiche sull’occupazione restituiscano dati positivi, la premier Meloni si abbandona a recitare il solito copione vittimista tanto caro a questa destra di governo fin dai tempi di Berlusconi.

Elekes Andor, CC BY-SA 4.0, via Wikimedia Commons
Elekes Andor, CC BY-SA 4.0, via Wikimedia Commons

Così è tornata ad accusare l’opposizione di sinistra di fomentare il clima di odio che ha portato ad armare la mano dell’omicida del giovane attivista americano Kirk, amico del presidente americano Trump.

 

A parte il fatto che la mano omicida non apparteneva alla galassia di sinistra, Giorgia Meloni ha messo insieme un discorso che non sta assolutamente in piedi e, addirittura, ha evocato un clima da ritorno delle Brigate Rosse.

 

Ora, mi sembra evidente che sia difficile rilevare una contiguità tra i leader dell’opposizione Conte, Schlein e Fratoianni con qualsiasi forma di estremismo di sinistra. Per non parlare di Renzi e Calenda che spesso in aula parlamentare si comportano come vere stampelle del governo, soprattutto nel campo delle riforme sulla giustizia. Si potrebbero cercare questi oppositori violenti nelle frange più estreme della sinistra, magari tra centri sociali e anarchici, ma io francamente non vedo in Italia un clima da guerra civile così come lo disegna questo governo. Casomai vedo più uno stato di disagio e lamentela diffusa senza sbocco, perché accompagnato anche da un forte sentimento di rassegnazione.

 

In ogni caso, la conclusione della presidente del consiglio è che loro non raccoglieranno le provocazioni perché rappresentano il “partito dell’amore” di berlusconiana memoria.

 

Non ci sarebbe neppure da commentare questo passaggio, basterebbe ricordare tutte le dichiarazioni palesemente intolleranti dei rappresentanti della maggioranza per confutare questa tesi surreale, l’elenco potrebbe essere estremamente lungo. Ma mi chiedo quale sia il fine di questa rievocazione degli Anni di Piombo.

 

Primo, la platea in cui ha parlato era dei militanti giovani di FdI, quindi forse vuole serrare le fila in vista della campagna elettorale. Poi, siccome siamo appunto vicini alle scadenze elettorali in molte regioni d’Italia, un’arma di distrazione di massa come questa potrebbe fare breccia nell’elettorato moderato indeciso almeno nelle regioni contendibili. Ma credo che ci sia altro.

 

In realtà questa è l’ennesima prova che tra le forze politiche di questa maggioranza di governo le critiche e il dissenso, vere fonti che alimentano la democrazia, non siano accolte con piacere, anzi non siano proprio tollerate. Proprio da loro che si considerano il “partito dell’amore”. E allora devono trovare qualche pretesto per metterla in caciara. A meno che qualcuno non prenda sul serio che le affermazioni del matematico Piergiorgio Odifreddi, solo per citare un esempio, possano armare veramente la mano violenta di qualche estremista. Se dovessimo poi guardare i post e commenti sui social, il linguaggio provocatorio e violento non è certo esclusivo dei militanti di sinistra.

 

Così nasce la necessità di condensare tutta la galassia del dissenso in un orizzonte di intolleranza violenta e giustificare le contromisure securitarie, che tra l’altro sono già state approvate con gli illiberali Decreti Sicurezza che rendono difficile la vita a chi voglia manifestare la propria contrarietà all’azione di governo. La logica consueta di trovare un nemico o un capro espiatorio. Altro che partito dell’amore che dovrebbe allungare una mano verso chi la pensa diversamente.

 

Questo clima va restituito in toto al mittente e, oltre a fare una battaglia perché il diritto a manifestare liberamente deve essere ripristinato, l’opposizione dovrebbe ricordare tutte le promesse mancate sulle pensioni, le accise sui carburanti, il disastro della sanità (provate a parlare con qualche operatore del settore), l’aumento della percentuale di cittadini che vivono in povertà assoluta, nonostante i numeri apparentemente positivi delle statistiche appena citati all’inizio.

 

Questa potrebbe essere l’occasione per chi volesse fare opposizione di riportare la palla su argomenti concreti in maniera da smetterla di inseguire la maggioranza sulle armi di distrazione di massa che vengono usate da loro ogni qual volta si trovano in difficoltà. L’alternativa è seguire la Destra nel campo a lei congeniale dove non c’è lo spazio per le argomentazioni razionali.

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