top of page

Europee 2024. Una riflessione sui programmi elettorali di Forza Italia e Stati uniti d’Europa

In questa seconda parte della spiegazione dei programmi elettorali proposti per le elezioni dell’otto e nove giugno, parleremo dei seguenti partiti: Forza Italia e Stati uniti d’Europa.

European People's Party, CC BY 2.0, via Wikimedia Commons

Il partito di Forza Italia, rappresentato da Antonio Tajani, si è alleato con il Partito Popolare Europeo che possiamo collocare nel centro destra. Purtroppo un po’ di sfiducia verso il suo programma elettorale la ispira da principio a causa delle scelte di Tajani stesso, che come la Meloni e la Shlein, ha ben pensato di prendere in giro i cittadini candidandosi come europarlamentare. Perché si parla di bluff o meglio manipolazione delle masse? Perché per legge queste sono candidature vuote, a meno che non si decida di dimettersi dall’attuale posizione occupata in politica italiana. Ma tralasciando questi sleali stratagemmi per recuperare voti facili, giocando sul proprio personaggio pubblico, vediamo cosa ci propone.


Esattamente come i partiti di destra già analizzati in precedenza, si propone il rafforzamento dei confini europei e di affidarsi agli accordi con i Paesi di transito per tenere lontani i migranti. Come sempre il sospetto è che ci sia un sentimento di antipatia generale e non una genuina preoccupazione per ciò che comportano gli arrivi clandestini, ma lasciamo tirare le somme a voi lettori ed elettori; si vorrebbe inoltre una Europa armata e il rafforzamento della NATO oltre che continuare a supportare l’Ucraina. Sorprendentemente, tenuto conto dei risultati della votazione per l’interruzione dell’invio di armi a Israele, avvenuta a febbraio 2024, si sostiene di voler fomentare la ricerca di una giusta pace con il popolo palestinese.

 

Sul tema del lavoro si fa un lungo elenco di promesse come: un fisco più favorevole per le imprese; una maggiore competitività europea; sostenimento del made in Europe e si fa riferimento all’intelligenza artificiale e all’unione bancaria. Insomma, tirando le somme, molta attenzione verso l’impresa. Ma per i lavoratori invece? Si parla di un piano di investimenti per l’occupazione attraverso il favoreggiamento della mobilitazione dei risparmi privati e il contrasto alla disoccupazione attraverso la tutela della maternità. Come detto prima: molte promesse, ma senza un piano di attuazione ben strutturato a cui far cenno. Altra grande soluzione di cui non si spiega assolutamente nulla, nemmeno l’utilità, è l’adozione della carta europea per la disabilità; insomma al Ministro Tajani piace lasciarci con più domande che risposte. Per i giovani la soluzione a tutti i problemi sono gli investimenti nei programmi Erasmus e per gli anziani la silver economy.

 

Cosa si intende per silver economy? Alcuni la definirebbero la grande economia del prossimo decennio, ma in parole povere è l’insieme delle attività economiche volte a soddisfare le necessità della popolazione over 50.

 

Se parliamo dei diritti civili, il programma risulta quasi vuoto, considerato che l’unica preoccupazione è la tutela della famiglia e della natalità, anche se si fa un breve cenno alla protezione delle categorie fragili. Dei problemi di cui si discute da mesi Fratelli d’Italia non si interessa o, forse, ha un’opinione particolarmente “tradizionalista” che dà per scontato essere di dominio pubblico.

 

In tema di ambiente, proprio come Salvini, si ritiene che le politiche per la creazione di un’Europa sostenibile siano utopistiche e dannose per il tessuto economico, quindi, come avrete indovinato, si esprime contrarietà per il Green deal e per il progetto case green. Nel programma, nonostante quanto affermato prima, si dice anche di volere energia pulita ed efficienza energetica, e di essere favorevoli al nucleare. Anche qui molta coerenza insomma.

 

L’ultimo punto da trattare è l’Europa: questo è un partito europeista che però vorrebbe attuare delle riforme ben specifiche, ovvero il rafforzamento del potere legislativo del Parlamento, l’introduzione del voto a maggioranza qualificata e il così detto premierato europeo.

Matteo Renzi - Official website of Ali Khamenei, CC BY 4.0, via Wikimedia Commons

Per quanto riguarda Stati uniti d’Europa, la prima cosa da specificare è che questo non è un partito ma una lista che raggruppa partiti minori, inseriti nel partito politico europeo Renew Europe. I punti di riferimento a rappresentare le proposte che andremo a discutere sono Matteo Renzi ed Emma Bonino e la loro posizione ideologica è quella del centro destra liberale.

 

In tema di sicurezza si incita alla cooperazione con gli Stati Uniti, si intende formare un esercito europeo e si parla di costituire una nuova figura politica, quella dell’inviato speciale europeo il cui compito avrebbe, come fine ultimo, la risoluzione diplomatica dei conflitti. Anche in questo caso si tiene a cuore la situazione dell’Ucraina, alla quale non si intendono negare le forniture militari; della situazione tra Israele e Palestina non si parla in modo diretto, ma considerato che durante le votazioni di febbraio 2024, si sono espressi a favore del sostegno di Israele, il punto di vista è chiaro comunque.

 

Sull’argomento immigrazione si ci dilunga particolarmente, infatti qui si riscontra una forte presa di coscienza di quelle che sono le difficoltà a cui queste persone vanno incontro. Prima cosa a essere evidenziata è la necessità di un’impostazione più umana e dignitosa nella ricerca di soluzioni, infatti, coerentemente, si ci schiera contro gli accorti con Stati terzi che per anni hanno creato scenari raccapriccianti, in cui il concetto di “diritti umani” veniva completamente dimenticato. Si vorrebbero attuare, inoltre, iniziative volte al contrasto dei trafficanti e istituire migliori standard di accoglienza, facilitando le procedure a cui i richiedenti asilo vanno incontro. Si vara la possibilità d’istituire un’agenzia europea delle immigrazioni per dare sostegno legale, economico e logistico ai migranti, affiancata da un piano di azione europeo per le operazioni di ricerca e salvataggio nel Mediterraneo. Ovviamente la responsabilità su questo tema andrebbe omogeneamente distribuita tra tutti i Paesi membri.

Emma Bonino di +Europa - Francesco Pierantoni, CC BY 2.0, via Wikimedia Commons

Di lavoro si parla esprimendo concetti vaghi che indicano l’intenzione di dirigersi verso un mercato unico del lavoro dove introdurre regole comuni per la mobilità; si vuole il riconoscimento europeo dei titoli di studio; si parla dell’accesso all’occupazione e di un sussidio a favore dei disoccupati nelle aree in cui si verificano crisi localizzate. Non si rimane indifferenti alla condizione giovanile che si vorrebbe risollevare attraverso politiche mirate a promuoverne l’imprenditoria, garantendogli accesso diretto agli investimenti pubblici dell’Unione. In riferimento agli aspetti più culturali si promuove l’idea di una 18app europea e di un servizio civile culturale di cui, però, non si specifica la componente retribuzione.

 

Sul tema ambientale si è estremamente vaghi, non si ci esprime quasi per nulla, l’unica osservazione è relativa alla necessità di trovare un compromesso tra le strategie ambientali e gli interessi economici.

 

Ai diritti civili è dedicato un paragrafo intitolato: “Europa dei diritti e delle libertà”, in cui si riporta, ancora una volta con approccio vago, la necessità di arrivare a una parità concreta, si parla di diritto all’amore, pluralismo e libertà di espressione, si nominano i diritti dei minori, mentre sul tema delle donne non c’è nulla, anzi la parola “donne” non compare nemmeno una volta. Intenzione chiaramente espressa è quella di fornire più risorse ai settori sanitari, dell’educazione e dell’alimentazione e si esprime sincero interesse verso il problema del sovraffollamento delle carceri per cui si propone di ideare una strategia europea, ma non si specifica altro.

 

Anche in questo caso, per quanto riguarda l’Europa, si vorrebbe ottenere il voto a maggioranza qualificata. Si propone di estendere i poteri e le competenze dell’Unione al fine di arrivare a un governo europeo.

 

Concessioni immagini di copertina:

  1. Immagine Berlusconi: European People's Party, CC BY 2.0, via Wikimedia Commons

  2. Immagine Tajani: European Parliament from EU, CC BY 2.0, via Wikimedia Commons

  3. Immagine Renzi: Official website of Ali Khamenei, CC BY 4.0, via Wikimedia Commons

  4. Immagine Bonino: Francesco Pierantoni, CC BY 2.0, via Wikimedia Commons

Tutte le immagini sono state modificate per consentire il collage, realizzato da noi.

Comments


Unisciti ai canali

  • Instagram
  • Facebook
  • Whatsapp
bottom of page