I giudici della Corte d'appello di Roma, chiamati a decidere sulla convalida del trattenimento di oltre 40 migranti portati di recente dalla nave militare Cassiopea presso il centro di permanenza di Gjader, hanno deciso che essi, provenienti da Bangladesh ed Egitto, potranno essere riportati in Italia.
Una decisione in linea con quelle già adottate dal 18 ottobre scorso in poi, quando i giudici della sezione specializzata in materia di immigrazione del tribunale di Roma non avevano convalidato i precedenti trattenimenti, sospendendo il giudizio in attesa della pronuncia della Corte europea in merito alla lista dei Paesi sicuri, da cui non si può emigrare.
Il governo Meloni poteva evitare questa ennesima forzatura, aspettando anch'esso la pronuncia dell'organismo europeo, prevista per la fine di febbraio. E, invece no, per dimostrare la sua potenza, anche fisica, ha costretto una nave militare con 70 uomini di equipaggio, a condurre in Albania 49 migranti. Ma quanto ci costi, governo Meloni!
Alla premier, che a proposito dei centri albanesi per migranti, durante la kermesse di Atreju aveva scandito a voce alta e adirata le sillabe "Fun-zio-ne-ran-no", consiglierei una camomilla per tentare di calmarsi dall'ira, che potrebbe soverchiarla dopo quest'ultima decisione giudiziaria.
Eh, già , allora aveva promesso di passare in quei centri tutte le notti fino al loro funzionamento a regime. Sia conseguentemente coerente, al rientro dei 40 migranti con la Cassiopea, ci si imbarchi per mantenere la promessa. E mica può sempre parlare a vanvera!!
