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Referendum 2025: chi ha vinto, chi ha perso

"(...) si ricordi che fare il Presidente del Consiglio significa rappresentare tutti gli italiani, anche chi la pensa diversamente. Il premier abbia la decenza di rispettare chi si è recato oggi alle urne perché sono sempre più italiani rispetto a quelli che hanno votato per lui per andare a Palazzo Chigi. Il Governo ha fatto di tutto per favorire l'astensionismo e non raggiungere il quorum".

 

Sembra di ascoltare Elly Schlein ed invece sono le parole di un post di Giorgia Meloni riferite al referendum 2016 quando l'allora premier era Renzi e quando dall'opposizione tuonava come fosse vilipeso da parte del governo, il sacro diritto dei cittadini di andare a votare.

Holapaco77, CC BY-SA 4.0, via Wikimedia Commons
Holapaco77, CC BY-SA 4.0, via Wikimedia Commons

Con un 30.6% complessivo di votanti, i referendum 2025 si concludono con il mancato raggiungimento del quorum ed uno strascico di polemiche in qualche modo prevedibili.

 

Mentre è chiaro l'esito della tornata referendaria, son meno evidenti i confini tra i vincitori ed i vinti.

 

L'opposizione ha vinto: capace di spingere al voto milioni di cittadini su temi giuslavoristi abbastanza complessi e che, pur riguardando una platea di lavoratori e neo-cittadini molto ampia, è riuscita a portare al seggio quasi un terzo dell'elettorato nonostante la totale assenza di un dibattito sui questi referendari sui media. La Rai ha dato una copertura ridicola (*) al referendum ma nonostante il silenzio di Stato imposto dal Governo, la gente è andata a votare.

 

Ha perso compiendo la notevole piroetta di promuovere una legge con un governo di centrosinistra e contestualmente votare per la sua abolizione pochi anni dopo. Questo ha mostrato il fianco ai detrattori che hanno appuntato come forse per cambiare una legge del genere esistano percorsi diversi dal referendum.

 

Il governo ha vinto riuscendo a silenziare il più possibile il dibattito referendario, cavalcando il falso pretesto che il referendum servisse a mandare a casa la Premier e segnando praticamente a porta vuota visto che era sempre stato chiaro dall'inizio che il quorum non si sarebbe mai raggiunto.

 

Ha perso poiché ha dimostrato ulteriormente spregio ai valori costituzionali istigando al non voto.

 

L'esercizio referendario ha vinto poiché votare rappresenta sempre la più alta e concreta forma di democrazia, ma ha anche perso poiché è un esercizio che andrebbe ripensato visto che un referendum ogni neanche 2 anni e con quorum sempre più lontani crea la pericolosa sensazione che si tratti di più di un sepolcro imbiancato che una forma di partecipazione attiva.

 

E gli italiani? hanno perso poiché, non hanno capito come esprimere un loro diritto, anche svogliatamente, ogni qual volta ne hanno possibilità, sia un dovere civico da difendere in quanto i diritti sono come la salute, ci si accorge della loro importanza solo quando li si perde.

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