Il Sumud è un concetto che riflette la determinazione e la resistenza pacifica del popolo palestinese nel mantenere il proprio legame con la terra, le tradizioni e l'identità, anche di fronte alle difficoltà estreme.
In arabo Sumud significa «fermezza», «resilienza»; rappresenta la forza d'animo e la volontà di sopravvivere, adattarsi e preservare la cultura e la comunità nonostante i conflitti, le pressioni esterne, le privazioni e l'occupazione.
Il Sumud è il contadino che coltiva il suo pezzo di terra anche quando tutto intorno cambia.
È il vecchio ulivo che ha vissuto secoli di storie e conflitti.
È la casa distrutta e ricostruita più volte.
È la vecchia chiave arrugginita di una casa abbandonata.
È il canto di una madre mentre prepara il cibo con ricette che profumano di memoria.
È la nonna che insegna ai nipoti l'arte del ricamo tradizionale.
Questo concetto è considerato una filosofia di vita e un simbolo di speranza collettiva che aiuta questo popolo a rimanere saldo e a non perdere mai il senso della propria identità.
C'è una nostalgia intrinseca nel Sumud: una profonda connessione con ciò che si è perso o che si rischia di perdere, ma che si continua a custodire come una promessa silenziosa, un'eco di casa che non svanisce mai.
Sumud non è solo resistenza; è la bellezza del non arrendersi, del continuare a credere in un domani che onori il passato.