Febbre da influencer: anche la Chiesa cede alle lusinghe dei social!
- Carolina Pannullo
- 2 giorni fa
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Chi usa abitualmente i social ha potuto notare un nuovo e curioso fenomeno: i preti influencer. Aitanti e muscolosi ragazzi con il colletto che, fuori e dentro le chiese, tra le strade del paese, al tavolino di un bar, o addirittura in discoteca, parlano con disinvoltura di vangelo e dispensano consigli su come affrontare i problemi della vita rimanendo all’ombra del campanile. Cosa c’è dietro questa trovata stravagante? Strategia di marketing o semplicemente un nuovo modo di evangelizzare.

C’è da dire che la Chiesa da sempre è stata molto attenta al linguaggio da utilizzare per poter arrivare ai fedeli. Basti pensare a San Paolo che nel lontano I sec d.C., per dispensare consigli alle sue comunità, inviava lettere con le quali motivava e cercava di mantenere vivo l’interesse dei fedeli, tenendoli lontano da tentazioni demoniache. Nel medioevo, quando la stragrande maggioranza della gente non sapeva né leggere né scrivere, la Chiesa si è affidata all’arte. Per questo oggi abbiamo le nostre Chiese affrescate con immagini dell’antico e del Nuovo testamento; la gente attraverso queste immagini poteva conoscere le storie della Bibbia, e noi oggi ne ammiriamo ancora la bellezza. Insomma la Chiesa ha saputo evangelizzare utilizzando gli strumenti che aveva a disposizione e possiamo dire che lo ha saputo fare con grande maestria. E allora perché non sfruttare il grande potenziale che offrono oggi i social?
Si sa, oggi la Chiesa nota una fuga di giovani dai banchi delle parrocchie; dopo la prima comunione si verifica la classica disaffezione, che porta i ragazzi ad allontanarsi per approdare ad altre religioni o semplicemente per dichiararsi scettici o atei. Allora i sacerdoti più giovani, che ovviamente hanno una maggiore familiarità con i nuovi strumenti di comunicazione, hanno pensato di metterci la faccia. È soprattutto Instagram a registrare il maggior numero di profili di Don. Don Cosimo Schena è tra i più popolari; conta ben 474 mila follower che seguono i suoi video che sono dei veri e propri manifesti di vicinanza e di attenzione verso chi soffre. Don Alberto Ravagnati, 257 mila follower, che sul suo profilo si definisce prete, youtuber e molto altro, attira l’attenzione con curiosità e interrogativi che spesso i giovani si pongono. Don Roberto Fischer, 248 mila follower, utilizza Instagram soprattutto per divulgare le sue attività parrocchiali, di beneficenza e di vicinanza ai malati.
Insomma un mondo estremamente variegato e finalizzato a parlare soprattutto a quei giovani che hanno bisogno di un modo diverso per approcciarsi a Dio. Si sa, oggi i giovani si allontanano dalle “istituzioni”, dalle realtà rigide e statiche, dalle ingessature, dagli obblighi, si dichiarano invece aperti alle novità, alla possibilità di dire la loro senza essere giudicati, di poter contare su qualcuno sempre presente. La porta della Chiesa non sempre è aperta, invece con un clic il don di turno è sempre pronto a darti il consiglio giusto al momento giusto! Insomma i giovani stanno mostrando un certo interesse per il prete influencer, sarà anche solo la curiosità, sta di fatto che sempre più don scelgono questa nuova modalità di evangelizzare. Ai posteri l’ardua sentenza!