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‘Corpi e voci di donne’ uno spazio nuovo che parla italiano e vive in Europa

Il 2 Ottobre è la giornata mondiale della non violenza, La violenza di genere è la forma di violenza più diffusa al mondo.

 

In Italia[1] come in Europa[2] circa un terzo delle donne tra i 18-74 anni ha subìto nel corso della propria vita una forma di violenza. Questo fenomeno che coinvolge oltre 50 milioni di donne solo nell’Unione Europea, si ripete con ordini di grandezza simili, se non maggiori, nel resto del mondo.

 

La Dichiarazione dell’ONU sull’eliminazione della violenza contro le donne[3], afferma che tale violenza è una manifestazione delle relazioni di potere storicamente disuguali tra uomini e donne, e che la subordinazione delle donne agli uomini ha avuto anche nella violenza uno dei suoi tratti caratterizzanti.

 

L’avvento dei social media, ha esacerbato questa deriva verso l’oggettivazione delle donne, svilendo la complessità dei vissuti e sdoganando una comunicazione violenta che ha creato anche nuove forme di violenza.

 

La lingua e la cultura hanno un profondo impatto sulla psiche, influenzano il modo in cui percepiamo il mondo, pensiamo, ci comportiamo e persino sulla nostra personalità.

 

Per questo un gruppo di donne di origine italiana che vivono in Europa con storie, esperienze professionali, età e vissuti diversi ha deciso di ritrovarsi per creare un nuovo spazio per riflettere, riconoscere e ripensare alla violenza e alla condizione della donna. Questo progetto si chiama Corpi e Voci di Donne.

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Il progetto non ha una sede fisica e coinvolge donne che vivono in Francia, Germania, Belgio e Olanda, ha l’ambizione in futuro di coinvolgere donne di altri paesi, e organizzare eventi in altre città.

 

Il primo appuntamento sarà a Bruxelles, venerdì 3 Ottobre, alle 19, al Café-theatre Le Petit Chapeau Rond Rouge.

 

Gli interventi comprendono: Carolina C. Guida (regista teatrale tra Italia e Belgio), Elisa Lubello (terapeuta Gestalt che vive a Montpellier e lavora online ovunque), Carole Ventura (Artista pedagogista e regista teatrale, fondatrice del progetto CreaNova che si occupa di diritti ed emancipazione femminile), Viviana Laperchia (artista e content creator con progetti e collaborazioni tra l’Europa e il Nord America), Carmen Van den Berg (Professoressa di italianistica dell’Università di Leida, ha curato per le università belga ed olandesi conferenze sul ruolo delle donne nella società europea), Antonella Bellantuono (Professoressa Associata di Storia delle Religioni dell’Università di Lille, con all’attivo collaborazioni con le principali università europee, testate televisive e giornalistiche). Questi sono solo alcuni degli interventi che porteranno a riflettere, riconoscere e reagire sulla violenza di genere e la condizione delle donne.

 

Ci saranno anche dei momenti per accogliere gli interventi spontanei e interagire in un momento di crescita che si costruisce insieme.

 

Proprio perché questo progetto è in divenire, verranno raccolte nuove adesioni e proposte sia il giorno dell’evento, che online.

Per maggiori informazioni scrivere a:

Il progetto sui social:

 

Vi aspettiamo!

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