L'inferno dei viventi non è qualcosa che sarà; se ce n'è uno, è quello che è già qui, l'inferno che abitiamo tutti i giorni, che formiamo stando insieme. Due modi ci sono per non soffrirne. Il primo riesce facile a molti: accettare l'inferno e diventarne parte fino al punto di non vederlo più. Il secondo è rischioso ed esige attenzione e apprendimento continui: cercare e saper riconoscere chi e cosa, in mezzo all'inferno, non è inferno, e farlo durare, e dargli spazio.
Italo Calvino, Le città invisibili
Un inchino
Come è noto a moltǝ di noi, il prossimo 15 ottobre, ricorre il centenario della nascita di uno dei maggiori scrittori del secondo Novecento, Italo Calvino che nasce il 15 ottobre del 1923 a Santiago de Las Vegas, L’Avana, Cuba. Tra le sue opere ci piace ricordare Marcovaldo, Le città invisibili, Il castello dei destini incrociati, Se una notte d’inverno un viaggiatore e le famosissime Lezioni americane, che avrebbe dovuto tenure all’Università di Harvard nel Massachusetts nel 1985, anno della sua morte. Ma ve ne sono ancora tantissime, come innumerevoli sono le sue raccolte di racconti, i suoi saggi e i tanti soggetti e le più belle sceneggiature da lui scritte o ispirate ai suoi lavori che hanno arricchito il nostro panorama cinematografico con film cult diretti da registi del calibro di Mario Monicelli, Nino Manfredi, Luigi Vanzi… Non basterebbe un articolo a raccontare il lascito di una figura poliedrica qual è Calvino, dinanzi alla cui grandezza ciascunǝ di noi non può che inchinarsi.
La challenge
Ma tuttǝ noi possiamo, nel nostro piccolo, contribuire a rendergli il dovuto omaggio. In che modo? vi starete chiedendo. Noi redattrici e redattori di questa neonata rivista della La bottega delle filosofie, vorremmo coinvolgere ognunǝ di voi, nostrǝ lettrici e lettori, in una challenge.
La proposta consiste nel cimentarsi, con le vostre risorse, nella scrittura di un trafiletto che parli dell’Autore o di una recensione di uno dei suoi romanzi, un racconto che avete letto, che vi ha colpito, raccontandoci i sentimenti provati e le vostre impressioni. Potreste anche raccontare un aneddoto su Calvino, o solo, per esempio, fare un commento su uno dei valori da lui proposti in Lezioni (leggerezza, rapidità, esattezza, visibilità, molteplicità) declinandoli, magari, nell’attualità, spiegando cosa significhi oggi quel valore e come possiamo applicarlo, appunto, alla nostra era dei social media.
È possibile, per chi è insegnante presso qualsiasi scuola secondaria di secondo grado, anche coinvolgere uno o più studenti, se non addirittura l’intera classe, in modo da stimolare la conoscenza del Nostro ed entusiasmarli nella scrittura dal taglio giornalistico.
Ognuno di questi articoletti – ed ecco la challenge –, che ci invierete secondo le indicazioni che vi illustreremo tra poco, sarà letto e valutato dalle redattrici e i redattori della Bottega. Ne saranno scelti tre, tra quelli che ci colpiranno particolarmente, per come sono scritti, per la correttezza grammaticale e sintattica, lo stile e la (quasi) originalità. Verranno infine pubblicati a seconda della classifica (1°, 2°, 3° posto) nelle date che stabiliremo e comunicheremo ai vincitori a tempo debito.
Le indicazioni
Per accedere alla sfida abbiamo deciso di darvi alcune indicazioni da seguire. Prendete nota:
1. prima di inviare il trafiletto è importante che il candidato si iscriva alla nostra newsletter, per essere sempre aggiornati sui contributi che La bottega offre ogni giorno. Basta cliccare qui o andando direttamente a fondo pagina;
2. per inviare il trafiletto, invece, basta andare nel menu (se siete dal cellulare) e cliccare contatti oppure cliccando direttamente qui e seguire le indicazioni per l’invio in URL o in formato Word tramite l’email indicata;
3. il trafiletto non dovrà essere più breve di 1.800 battute spazi inclusi e non più lungo di 2.500 battute spazi inclusi;
4. all’interno del file dovranno essere inclusi (oltre al titolo e all’articolo), il vostro nome e cognome, la vostra email e il contatto Instagram;
5. il file dovrà essere inviato entro e non oltre il 31 ottobre 2023.
Ricordate che ogni indicazione è fondamentale. Una volta che avremo ricevuto tutti gli articoli, dal 1° novembre, la nostra equipe di redattrici e redattori inizierà la lettura e la valutazione.
Tutti saranno bellissimi, ne siamo certi, ma solo tre saranno scelti per essere pubblicati in date da stabilire.
Come scrisse Calvino nelle sue Lezioni americane, l’unico rimedio all’epidemia pestilenziale che ha «colpito l’umanità nella facoltà che più la caratterizza, cioè l’uso della parola» è la letteratura: essa e sola essa «può offrire degli anticorpi che contrastino l’espandersi della peste del linguaggio.»
La Redazione.
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