“Stop bombs on children”: un grido di pace che non può essere ignorato
- Dario Luca Mattia
- 2 giorni fa
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Nel silenzio assordante dei conflitti armati che devastano intere nazioni, si leva una voce semplice e potente: “Stop Bombs on Children”. Non è solo uno slogan, ma un appello disperato, un grido universale che chiede rispetto, protezione e giustizia per i più vulnerabili tra noi: i bambini. È un grido urgente, un appello all’umanità che il Partito Socialista Italiano (PSI) ha deciso di rilanciare con determinazione, facendosi promotore in prima linea di una mobilitazione nazionale e internazionale contro la violenza sui bambini nelle zone di guerra.
Chiare le parole dell’On. Andrea Volpe, consigliere Regione Campania: «Abbiamo il dovere di non essere spettatori. Le Regioni possono sostenere progetti di cooperazione internazionale, accoglienza di minori rifugiati, e promuovere percorsi educativi». L’On. Volpe poi aggiunge che ci vorrebbero delle politiche più tangibili: «Simboli e gesti hanno un valore enorme quando riescono a smuovere la coscienza collettiva. Ma certo, devono accompagnarsi a politiche concrete. Insieme a diverse associazioni, stiamo cercando di creare un fondo regionale per il supporto psicologico ai minori arrivati da zone di guerra. È un piccolo passo, ma ogni passo conta».
Sulla stessa lunghezza d’onda è il capo della Rappresentanza istituzionale della Giunta regionale (Campania) per le relazioni esterne a Roma e a Bruxelles: Enzo Maraio. In un comunicato ufficiale, l’On. Maraio ha evidenziato l'urgenza della situazione, citando dati drammatici: «Circa ventimila bambini morti, quasi quarantamila malnutriti e cinquemila mutilati. Si tratta di una delle più grandi tragedie umanitarie del nostro tempo». Mentre le diplomazie internazionali faticano a trovare soluzioni durature, è la società civile a lanciare i messaggi più chiari. E a volte, basta uno slogan per cambiare il corso della storia. Perché dire “Stop Bombs on Children” non è solo un appello. È una responsabilità. È un dovere. E finché ci saranno bombe che cadono vicino a una culla, vicino a una scuola, vicino a un sogno, ci sarà bisogno di ripeterlo, forte e chiaro: basta bombe sui bambini.
Lo slogan è forte, diretto, e serve proprio a scuotere le coscienze. In ogni teatro di guerra ci sono bambini che muoiono sotto le bombe, che crescono tra macerie e traumi. Non possiamo rimanere indifferenti.
