Letteratura migrante, una definizione e un universo in espansione
La letteratura migrante è un fenomeno letterario che si è sviluppato a partire dagli anni '80 e '90 del ‘900, caratterizzato da opere di autori e autrici che hanno vissuto l’esperienza della migrazione. Provenienti da contesti culturali diversi, questi scrittori utilizzano la narrazione come mezzo per esplorare e raccontare le loro esperienze di sradicamento, identità, scontro e integrazione.

Il termine letteratura migrante è stato coniato per descrivere un corpus di opere che affrontano temi legati alla migrazione, all’identità culturale e alla diaspora, tanto a livello prettamente soggettivo, quanto di collettività, si pensi alla grande emigrazione italiana della seconda metà dell’800.
Questo genere ha trovato spazio in molte case editrici italiane, che hanno riconosciuto l’importanza di dare voce a queste narrazioni. La letteratura migrante si inserisce in un contesto storico di crescente globalizzazione e mobilità, dove le storie di migrazione diventano sempre più rilevanti.
Una delle caratteristiche più peculiari del genere è il fattore linguistico: gli scrittori e le scrittrici scelgono la lingua con cui compongono le loro storie. Se l’arte o il prodotto artistico ha sempre avuto una connotazione principalmente nazionalistica. dovuta alla lingua e cultura di provenienza, nel caso della scrittura migrante la lingua diventa una scelta connessa alla propria intimità, esperienze ed emotività. La scelta linguistica degli scrittori migranti rappresenta pianamente l’ipotesi sociolinguistica espressa dagli studiosi Sapir-Whorf: la relatività linguistica, ossia ogni lingua è una lente culturale specifica attraverso cui vedere, comprendere ed interpretare la realtà.

Principali tematiche
Le opere di letteratura migrante trattano una vasta gamma di tematiche, tra cui:
Identità e appartenenza: Gli autori esplorano il senso di appartenenza a due o più culture e la ricerca di un’identità personale. Spesso questa esplorazione è frutto di uno scontro di potere tra una cultura ed/od identità forte (quella verso cui si tende) e una debole (quella d’origine).
Sradicamento e nostalgia: La perdita della propria terra d’origine e il desiderio di ritornarvi sono temi ricorrenti. Infatti, la migrazione narrata è spesse volte temporanea, ma non per questo meno traumatica.
Integrazione e discriminazione: Le difficoltà di integrarsi in una nuova società e le esperienze di discriminazione sono spesso al centro delle narrazioni. Entra in gioco anche il tipo di linguaggio usato per discriminare.
Memoria e tradizione: La preservazione delle tradizioni culturali e la trasmissione della memoria storica sono elementi fondamentali.

Autrici italiane di spicco
In Italia non pochi scrittori e scrittrici si sono distinte in questo genere, cito due delle massime rappresentanti:
Igiaba Scego: Nata in Italia da genitori somali emigrati, è forse l’autrice più famosa nell’ambito della migrazione verso l’Italia con i suoi romanzi e saggi, che analizzano varie sfere oltre a quella della migrazione, come anche questioni di genere, colore…
Jhumpa Lahiri: Nata a Londra da genitori bengalesi, trasferitasi negli USA dove ha studiato ed iniziato la sua carriera di scrittrice, vincitrice del Pulitzer. Nel romanzo In altre parole, che ha scritto in Italiano, racconta del motivo per cui ha scelto di scrivere in lingua italiana.
La linea del colore
Uno dei romanzi più significativi della letteratura migrante italiana è La linea del colore di Igiaba Scego. Pubblicato nel 2020, il romanzo racconta la storia di Lafanu Brown, una pittrice afroamericana che si trasferì a Roma alla fine del XIX secolo. Attraverso la vita di Lafanu, Scego esplora temi di razzismo, colonialismo e identità.
Il romanzo si distingue per la sua capacità di intrecciare passato e presente, mettendo in luce le continuità storiche delle discriminazioni razziali, narrando da un lato la storia di una donna afroamericana durante la guerra civile statunitense e dall’altro le difficoltà affrontate da Leila nell’organizzare uno spazio alla biennale di Venezia, oltre che dalla storia di una cugina di Leila che affronta il viaggio verso l’Italia dall’Africa con gli scafisti.
Entrambe le protagoniste dimostrano un grande amore per la propria vita e una grande forza di volontà, che gli permette di affrontare i limiti di due società, forse, non così tanto diverse.
La narrazione è ricca di dettagli storici e culturali, offrendo al lettore una prospettiva unica sulla storia italiana e sulle esperienze delle persone di colore in Europa.
Conclusione
La letteratura migrante rappresenta una componente fondamentale del panorama letterario contemporaneo, offrendo nuove prospettive e arricchendo il dibattito culturale. Opere come La linea del colore di Igiaba Scego sono testimonianze preziose di storie spesso trascurate, che meritano di essere ascoltate e celebrate.
