Donoratico, frazione di Castagneto Carducci, Livorno, 21, 22/9/2024
Come nasce la Festa dei Popoli
Questa Festa nasce al Parco Le Sughere di Donoratico nel 2001, come iniziativa del Centro di Solidarietà Monica Cruschelli. Dato la numerosa popolazione di migranti residente in zona, il Centro si era dato come obiettivo prioritario l’insegnamento delle basi della lingua italiana. Facilitare la comunicazione serviva da primo ponte verso l’inclusione nella realtà locale, l’approfondimento della conoscenza reciproca e l’arricchimento della comunità intera.
Alle 10 edizioni fino al 2011 hanno collaborato una grande rete di associazioni, l’Amministrazione comunale di Castagneto Carducci e le comunità migranti, ognuno contribuendo al beneficio reciproco dello scambio interculturale.
Gli eventi proposti
Il fulcro dei temi proposti era come superare le difficoltà, materiali e sociali, che creavano disuguaglianze di ogni genere. Ma insieme a tali riflessioni, nella giornata del parco venivano condivisi momenti ludici, sportivi, di giochi per i bambini, di spettacoli teatrali e musicali. Il pranzo offerto sui tavoli nel boschetto era sempre a base di cibi etnici preparati insieme alle donne di tante diverse nazionalità.
Si sposta la location
Dal 2012 in poi la festa si è spostata nella piazza della chiesa a Donoratico, anche per coinvolgere maggiormente la popolazione del paese e nel 2022 si è svolta l’ultima edizione della festa, in coincidenza con la fine dell’attività, per vari motivi, del Centro di Solidarietà.
Ma si riparte
Nonostante sia venuta meno l’iniziativa del Centro, molte associazioni che avevano partecipato hanno ritenuto di continuare l’esperienza, sia l’anno scorso che quest’anno. Tra le associazioni presenti abbiamo visto Pax Cristi, Campus del Cambiamento, Geometria delle Nuvole, la Caritas, La Croce Rossa, l’ANPI, Convoi, Libera e quella che ha assunto il ruolo di capofila, Legambiente Costa Etrusca.
La Festa quest’anno
Quest’anno il tema della Pace ha incluso una Tavola Rotonda su “Le nuove generazioni e le loro attese: il ruolo della scuola guardando il futuro”. Tra i tantissimi interventi spiccava la voce di Yassine El Ghlid con le sue commoventi testimonianze poetiche. In mattinata si svolgevano vari laboratori sul tema: “La scuola fuori dalla scuola, modalità outdoor” con i ragazzi e le ragazze dell’istituto comprensivo G. Borsi di Donoratico.
Il pranzo è stato consumato sui tavoli all’ombra delle sughere secolari, con i “Cibi dal mondo”, a cura della Caritas e delle comunità migranti locali e, nel pomeriggio, tra conoscenze nuove, chi si rilassava, chi giocava, tra lo scambio di contatti, libri, proposte e buone pratiche.
La domenica nel capannone allestito per cineforum, abbiamo avuto una Tavola Rotonda sulla crisi climatica e cambiamenti geopolitici; le guerre e migrazioni, tutti argomenti presentati con taglio scientifico e obiettività. Molti interventi hanno denunciato la follia della guerra e l’invio continuo di armi sia in Ucraina che in Israele; che stiamo andando verso il delirio di una guerra totale con conseguenze imprevedibili ma disastrose per l’umanità. Una discussione ricca di spunti ha coinvolto alcuni sindaci dei Comuni della Costa degli Etruschi sulla questione: “Cosa possono fare le amministrazioni locali per prevenire, adattare, mitigare le problematiche che si presenteranno?”
Dopo pranzo il regista, Marco Daffra, ha presentato il suo film: “Un mare di Porti Lontani”, film documentario sul lavoro delle navi ONG di salvataggio nel Mediterraneo e su come il decreto Cutro dell’attuale governo rende ogni giorno il loro lavoro più difficile. L’ultimo evento della giornata è stata la Presentazione del libro La strategia di Noè, con la presenza dell’autore, Enzo Pranzini.
Le foto sono mie (Lucy Pole).
I commenti
Lucia: Conoscersi, accogliere, aprirsi, sono gli strumenti per coltivare un mondo migliore.
Paola: Siamo in tanti qui a continuare a credere nell’accoglienza, nel creare le condizioni per cambiare nel concreto la nostra convivenza.
Samir: Mi fa sempre piacere preparare i nostri cibi tradizionali per la gente. Mi dicono tante persone che gli piace molto il nostro mangiare. Poi ritrovarsi tutti in questo posto meraviglioso, è troppo bello!
Marco: Una bellissima atmosfera, un mélange incredibile di persone, tanti argomenti di attualità, una vera partecipazione. I migranti non sono un problema, né un’emergenza, ma una vera, grandiosa risorsa umana.
Alieu: Mi è piaciuto molto per la possibilità di vedere e conoscere tanta gente: ho trovato degli amici del Mali e del Gambia e ho parlato a lungo con una ragazza tedesca molto carina. Mi sono piaciuti in particolare gli ombrellini dipinti (vicino al banchetto raccolta firme per il boicottaggio dei prodotti israeliani) con scritti: Stop the bombing in Gaza; Free Palestine from Occupation; Stop the Genocide.
Laura: i bimbi che arrivano e che nascono qua sono la soluzione allo spopolamento dei paesini di montagna, come è successo nella Locride. Un paese di meno di mille anime, la scuola chiusa e le case in abbandono, ora è rinato. Aprono anche la scuola media ora, aprono laboratori di mestieri, le case vengono ristrutturate, c’è lavoro per tutti perché hanno aperto con l’accoglienza. Questa è la strada del futuro, non è buonismo perché funziona davvero!
Gabriella: Una esperienza umana gratificante e coinvolgente. Una collaborazione interculturale emozionante.
Rosa: Nel film sono stati toccati temi dolorosissimi ma con straordinaria maestria: le interviste ai diversi operatori che raccontano dei salvataggi sono intervallate da scene di distese di mare sereno e musiche rassicuranti: incredibile.