top of page
Immagine del redattoreKetty Gangemi

Intolleranza in Aumento: Critica alle Politiche e alla Retorica del Governo

Giorgia Meloni al Summit Demografico di Budapest 2023. Museo delle Belle Arti, Budapest, Europa Centrale - 14 settembre 2023 - Elekes Andor , CC BY-SA 4.0 , tramite Wikimedia Commons

La destra italiana sembra voler afferrare i miti arcaici della tradizione per promuovere una visione politica orientata verso il passato, mancando di una visione progressista e inclusiva per l'Italia. All’interno di questa perdita di futuro, Giorgia Meloni si presenta come un'ardente difensora dei valori cristiani, ma questa posizione non rappresenta di certo una novità nel panorama politico italiano. Non è infatti la prima a cercare di sfruttare questa retorica conservatrice e nazionalista, ma il suo impegno è notevolmente marcato.


L'Impatto della Retorica Politica


Il governo Meloni si trova in una situazione politica critica, simile a quella dei governi precedenti, inclusi i tecnici come quelli di Monti e Draghi. Quest’ultimi, godendo di un ampio sostegno parlamentare, ma senza aver ricevuto un mandato popolare diretto, hanno potuto attuare politiche di austerità senza contribuire al miglioramento dell'economia italiana, perpetuando altresì disuguaglianze sociali.


È evidente che il governo oggi si concentri maggiormente sulla promozione di una visione tradizionalista dell'Italia piuttosto che affrontare le questioni reali e urgenti di cui il paese necessita. Contrariamente alle affermazioni populistiche, accompagnate da costanti e irritanti slogan, l’amministrazione Meloni appare finora carente di azioni significative. Innanzitutto, la gestione economica del governo: nonostante le promesse di crescita e di riduzione delle tasse, non ci sono evidenze di politiche concrete per raggiungere tali obiettivi. L'economia italiana continua a stagnare, i salari sono fermi da decenni e le condizioni di vita per molti italiani rimangono precarie. L'Italia è caratterizzata infatti da salari imbarazzanti, tra i più bassi in Europa, e da una costante crescita dei prezzi dei carburanti. In questo stagnante clima di precarietà, le politiche reali sembrano concentrarsi sulla difesa dei valori tradizionali, con un tocco di omofobia, misoginia e avversione alle famiglie arcobaleno, atteggiamenti questi che fanno sempre gola a chi cerca di esaltare la propria inadeguatezza.

Il nostro governo sembra preferire alimentare la paura e l'intolleranza, contraddicendo persino quei principi cristiani che tanto ama decantare

Ma è il tema dell'immigrazione a essere altamente controverso. La retorica sulla difesa dei confini e sulla lotta all'immigrazione sembra uscir fuori da ogni schema realistico, poiché i flussi migratori sono spesso il risultato di crisi umanitarie globali e non possono essere risolti con slogan populistici. Il tribunale di Catania ha recentemente sollevato dubbi sulla legittimità del “decreto Cutro” del governo italiano e del suo decreto attuativo.

Boats cemetery, Lampedusa, Migrants image - Free for use under the Pixabay Content License

Queste normative riguardano il trattamento dei migranti provenienti da paesi considerati “sicuri”. In base al decreto, questi migranti vengono sottoposti a una procedura accelerata e trasferiti in centri di detenzione amministrativa, con una garanzia finanziaria di 5.000 euro richiesta per attendere in libertà l'esito della loro richiesta di asilo. La giudice di Catania Iolanda Apostolico ha respinto una richiesta di trasferimento di migranti a Pozzallo in base a queste normative, ritenendole in conflitto con le leggi europee e in parte con la Costituzione italiana. Questa decisione ha suscitato un dibattito sulla politica migratoria italiana e sul suo rispetto delle leggi nazionali ed europee.


L'Europa, d'altra parte, sembra considerare l'Italia principalmente come una porta d'ingresso abbandonata a sé stessa. Tuttavia, invece di affrontare il problema in modo umanitario e pragmatico, il nostro governo sembra preferire alimentare la paura e l'intolleranza, contraddicendo persino quei principi cristiani che tanto ama decantare (una contraddizione evidenziata anche dal filosofo Massimo Cacciari durante un'intervista a Radio Cusano).


La Difesa della Cristianità

Difendere la famiglia e Dio: non si tratta di difendere qualcosa che è minacciato, bensì sembra più un tentativo di utilizzare la difesa come strumento per minacciare gli altri

La posizione del governo sulla laicità dello stato è altrettanto discutibile. Mentre l'Italia dovrebbe essere una repubblica laica che rappresenta tutti i suoi cittadini, sembra che il governo stia cercando di favorire una visione religiosa specifica, mettendo in discussione il principio di separazione tra Chiesa e Stato. Ciò non solo mina la diversità religiosa del paese, ma solleva anche preoccupazioni per l'uguaglianza di fronte alla legge garantita dalla Costituzione.

Crosses, Jesus, Religion image - Free for use under the Pixabay Content License

Le parole utilizzate dalla Premier rappresentano chiaramente un indice di conflitto e divisione: "combattiamo per difendere la famiglia e Dio". Non si tratta di difendere qualcosa che è minacciato, bensì sembra più un tentativo di utilizzare la difesa come strumento per minacciare gli altri. È una lotta contro un nemico chiamato progresso e la sua fedele compagna, la libertà di pensiero. Si nota un tono da crociata; una retorica che attacca il diverso e promuove l'assolutismo e l'individualismo a discapito della collettività. In altre parole, emerge un desiderio aprioristico di far sentire esclusi coloro che non seguono gli stessi principi religiosi, in particolare chi non è di fede cristiana cattolica.


Questo approccio risulta controproducente. In Italia, secondo i dati raccolti dalle statistiche più recenti, come dimostra l'indagine demoscopica Uaar-Doxa del 2019 sui temi della religiosità e dell'ateismo, emerge sempre di più che molte persone che si dichiarano cattoliche desiderano uno Stato laico e neutrale in materia religiosa. Inoltre, per quanto concerne la fascia d'età dei giovani, compresa tra i 15 e i 34 anni, si osserva che la percentuale di atei e agnostici supera il 22%, mentre i credenti cattolici rappresentano poco più del 50%. Un dato questo in continuo aumento.


Educare al Confronto: l’Ambiente Scolastico


Discutere del cristianesimo è di fondamentale importanza per approfondire la cultura occidentale e, in particolare, la storia del nostro paese. Tuttavia, è cruciale esaminare come l'ideologia promossa da Lega e Fratelli d'Italia possa rappresentare un ostacolo alla modernizzazione dell'istruzione. Stiamo educando i giovani del 2023, e ci sono molte sfide importanti su cui porre attenzione.

È fondamentale che agli studenti venga data la possibilità di esaminare ogni punto di vista, di dubitare e di approfondire ogni elemento in modo aperto e adogmatico

Dovremmo infatti concentrarci su temi essenziali come l'insegnamento di una storia completa e oggettiva delle religioni, permettendo agli studenti di acquisire una comprensione approfondita delle diverse culture e tradizioni religiose. Inoltre, dovremmo implementare e ampliare l'insegnamento di materie fondamentali come l'educazione civica, l'educazione sessuale, la responsabilità sociale, l'empatia e la consapevolezza dell'ambiente.


L'istruzione dovrebbe essere un veicolo per stimolare la mente degli studenti, incoraggiandoli a esplorare e comprendere il mondo da una prospettiva olistica. È fondamentale che agli studenti venga data la possibilità di esaminare ogni punto di vista, di dubitare e di approfondire ogni elemento in modo aperto e adogmatico. Questo approccio non solo favorisce lo sviluppo di menti critiche e analitiche, ma anche la formazione di individui capaci di cogliere la complessità del mondo che li circonda.

Questo approccio è notevolmente più costruttivo, poiché mira a creare un ambiente scolastico che promuova attivamente il confronto e la discussione, piuttosto che erigere muri di intolleranza che limiterebbero la crescita intellettuale e sociale dei nostri giovani.

I partiti, dunque, dovrebbero guardare al futuro. Il futuro dell'istruzione abbraccia tematiche ampie e sfide fondamentali che aiutano a formare cittadini consapevoli e responsabili, educando alla tolleranza e al rispetto reciproco, invece di promuovere ideologie dicotomiche che insegnano odio e alimentano conflitti.

Comments


Unisciti ai canali

  • Instagram
  • Facebook
  • Whatsapp
bottom of page