Sui libri, in TV e al cinema, la Fantascienza ci ha regalato tantissimi mondi che ci hanno appassionato e hanno fatto volare la nostra immaginazione. Spesso verso galassie lontane lontane, ma in tante occasioni proprio qui, dietro l'angolo per così dire.
Ci sono storie ai confini del credibile, basate su rocambolesche spiegazioni pseudo-scientifiche che uno, se vuole, semplicemente accetta; storie basate su una solida - inventata - scienza e storie che invece cercano di guardare con un certo realismo a un futuro lontano ma scientificamente credibile.
Chi racconta meglio cerca di dare spessore alle genti che popolano questi mondi immaginari, basandosi ovviamente su quanto definisce l'umanità e la sua storia, e una parte - vuoi o non vuoi - importante della nostra storia è stata (ed è) la religione e il rapporto con il divino.
E quindi, anche in questo caso, c'è chi si inventa di sana pianta religioni più o meno plausibili, chi le trasforma in ordini religioso-filosofico-scientifici aggiungendoci una spada laser, e chi riprende credenze, funzioni e aspetti di religioni esistenti (o esistite) e li piazza altrove nell'universo con un nuovo nome e nuovi significati.
Ma mai - per quanto ne so - si parla di Chiesa - cioè della Chiesa, quella "nostra", quella Cattolica col papa e i Santi, o quantomeno della Cristianità. Nessuno sembra mai essersi domandato "cosa succederebbe alle nostre religioni (mica solo il Cristianesimo, insomma), se...?".
In Doctor Who, un franchise (ormai è la parola d'ordine, anche in libreria mi verrebbe da dire) che amo, si fa spesso menzione di una specie di Chiesa che, in maniera sicuramente scherzosa e provocatoria, è diventata nei secoli un'organizzazione paramilitare, ma comunque ricorda tantissimo la Chiesa cattolica. Ma quella è fantascienza che non ha pretese di realismo, c'è un pensiero dietro sicuramente, ma non rivolto alla possibile evoluzione di una o tante religioni al cospetto della vastità di vita nell'universo.
Citerei invece Star Trek, ambientata tra qualche centinaio di anni proprio in questa galassia, con un pianeta Terra unito, in pace, e al centro di una Federazione di Pianeti in cui, tra gli altri, spiccano i Vulcaniani, un popolo dedito al controllo delle proprie emozioni e alla sapienza, in maniera quasi religiosa. Semplificando molto, la filosofia dietro Star Trek si è venuta costruendo negli anni come qualcosa di abbastanza coeso, merito senz'altro del suo creatore che ha posto basi solide e linee guida ai futuri sviluppi. Ma manca una cosa in Star Trek: che fine hanno fatto le religioni terrestri? Come si sono evolute?
Ripartiamo da qui
L'ho presa larga forse, ma il mio punto è leggermente diverso. Se nessuno, o quasi per quanto ne so, si è preso la briga di provare a ragionare su cosa diventerebbero le nostre religioni in caso di vita aliena, e anzi in caso di rapporti con la vita aliena, la domanda cui vorrei provare a rispondere qui è: che dicono loro, le religioni, si sono poste la domanda? Ci pensano? O crollerebbero in uno stato di negazionismo (anche di fronte all'evidenza) tetro e medievistico?
Ho fatto un po' di ricerche e questo è quanto è emerso. Riscaldiamoci con le altre religioni, poi parleremo dei nostri inquilini del piano di sopra, la Chiesa Cattolica.
Religioni dal mondo
La questione della vita extraterrestre è stata affrontata in varie maniere dalle diverse religioni del mondo, con posizioni che riflettono la diversità delle tradizioni, delle scritture e delle credenze. Qui ne cito alcune, senza presunzione di completezza.
1. Islam
Il Corano contiene alcuni versetti che possono essere interpretati come un'apertura alla possibilità di vita extraterrestre. Per esempio, nel versetto 42:29 si fa riferimento a "creature nei cieli e sulla terra", il che potrebbe includere esseri viventi su altri pianeti. Alcuni studiosi islamici contemporanei ritengono che la scoperta di vita extraterrestre non sarebbe in conflitto con l'Islam, poiché il concetto di un universo pieno di creazioni di Allah è già parte della fede. Tuttavia, il dibattito su come questa vita potrebbe integrarsi con la teologia islamica rimane aperto.
2. Ebraismo
La Torah e altri testi ebraici non parlano esplicitamente di vita extraterrestre, ma ci sono tradizioni e interpretazioni rabbiniche che lasciano spazio alla possibilità. Il Talmud, per esempio, contiene discussioni sul vasto numero di mondi creati da Dio. Gli studiosi ebrei moderni generalmente considerano la possibilità di vita extraterrestre come compatibile con la fede ebraica, poiché l’idea di un universo vasto e misterioso è in linea con la concezione della creazione divina. La vita su altri pianeti potrebbe semplicemente essere parte del piano di Dio.
3. Induismo
L'Induismo è una delle religioni che ha tradizionalmente accettato la possibilità di vita extraterrestre. I testi vedici e puranici parlano di vari "loka" (mondi o sfere di esistenza) abitati da diversi tipi di esseri, inclusi dei, demoni e altre entità sovrannaturali. La visione cosmica dell’induismo è molto vasta e include la possibilità di innumerevoli mondi abitati. La scoperta di vita extraterrestre sarebbe probabilmente vista come una conferma della ricchezza e della complessità dell'universo, così come descritto nelle scritture.
4. Buddismo
Nel buddhismo esiste l'idea di molti mondi e regni, abitati da esseri di vari tipi. Questa pluralità di mondi e dimensioni fa parte della cosmologia buddhista tradizionale. Dal punto di vista buddhista si potrebbe dire che la scoperta di vita extraterrestre non sarebbe sorprendente. Gli esseri senzienti, indipendentemente da dove vivano, sarebbero comunque soggetti alle stesse leggi karmiche e potrebbero essere coinvolti nel ciclo del samsara (rinascita). Inoltre, la compassione universale del buddhismo si estenderebbe anche agli esseri extraterrestri.
5. Religioni Tradizionali Cinesi
Essendo più una filosofia etica e sociale che una religione teistica, il confucianesimo non si concentra sulla cosmologia o sulla vita extraterrestre. Tuttavia, la scoperta di vita aliena sarebbe probabilmente considerata un'ulteriore dimostrazione dell'ordine naturale e dell'armonia dell'universo. Il Taoismo, con la sua enfasi sull'unità di tutte le cose e sul flusso naturale dell'universo (Tao), potrebbe interpretare la vita extraterrestre come parte del grande schema cosmico. Il concetto di "Qi" (energia vitale) pervade tutto l'universo, il che potrebbe includere anche altri esseri viventi su pianeti lontani.
6. Fedi Indigene e Religioni Tradizionali
Molte religioni indigene hanno miti e leggende che parlano di esseri provenienti dal cielo o di contatti con entità non terrestri. In alcune culture, questi esseri sono visti come spiriti, dèi, o antenati, e la loro esistenza è integrata nella visione del mondo tradizionale. La scoperta di vita aliena potrebbe essere interpretata attraverso queste lenti mitologiche e spirituali.
La Chiesa Cattolica
Dedico molto spazio alla Chiesa Cattolica per diverse ragioni:
la "vicinanza" geografica e culturale. Ovviamente siamo un po' tutti noi intrisi di questo rapporto, c'è poco da fare. E anche da dire;
quantità di informazioni. Sarà perché quando avvii una ricerca su Google lui lo sa che sei italiano, ho trovato info soprattutto per quanto riguarda la Chiesa nostrana...
interesse specifico: sarà che è la dottrina che conosco meglio, ma iniziando a ragionare sulla questione mi sembrava poco adatta a includere popoli extraterrestri, soprattutto per la storia di salvezza...
Fatto sta, innanzitutto ho incontrato queste figure.
Padre José Gabriel Funes.
Un importante gesuita e astronomo, ex direttore della Specola Vaticana (ne parleremo più avanti), ha dichiarato che la possibilità di vita su altri pianeti non contraddice la fede cristiana. Ha affermato che la creazione di Dio potrebbe includere altri esseri intelligenti, che non devono necessariamente condividere la nostra storia di salvezza (ah, però), e che il concetto di “fratellanza cosmica” potrebbe essere contemplato.
Padre Guy Consolmagno.
Attuale direttore della Specola Vaticana, è noto per il suo lavoro nel campo delle scienze planetarie.
Consolmagno ha affermato che, qualora venisse scoperta vita extraterrestre intelligente, ciò non dovrebbe sconvolgere la teologia cattolica, poiché si tratterebbe semplicemente di un’altra espressione della creazione di Dio. Ha anche discusso la possibilità che esseri extraterrestri possano già avere un loro rapporto con il divino (e quindi mi domando: religioni simili si fonderebbero? Come riconoscersi?).
Poi, il papa. Durante il suo pontificato, Papa Francesco ha menzionato in modo informale la possibilità di vita aliena, usando l’argomento per sottolineare la vastità e la complessità della creazione divina. Ha affermato che, se esistessero esseri alieni intelligenti, anche loro sarebbero creature di Dio e, teoricamente, potrebbero essere accolti nella Chiesa. Dico informale perché non c'è una dottrina ufficiale riguardo la vita extraterrestre, ma il Catechismo della Chiesa Cattolica riconosce la possibilità che la creazione di Dio si estenda oltre ciò che è noto all'uomo. Questa apertura consente alla Chiesa di rimanere flessibile e di adattare il suo insegnamento a nuove scoperte (ah, vedi?).
Chiesa e scienza
La Chiesa ha spesso sottolineato che la scienza e la fede non sono in conflitto (diciamo da un certo punto della Storia in poi), ma complementari. Nel contesto della ricerca di vita extraterrestre, questa posizione si traduce in un’apertura alla possibilità che la scoperta di vita aliena possa arricchire e ampliare la comprensione della creazione divina.
A questo riguardo, la Chiesa Cattolica gestisce la Specola Vaticana, uno degli osservatori astronomici più antichi del mondo. Fondata nel 1891, la Specola si occupa di studi astronomici e cosmologici, e negli ultimi decenni ha incluso tra i suoi interessi la ricerca di esopianeti e la possibilità di vita extraterrestre. I gesuiti, che gestiscono l'osservatorio (ma dai?), hanno partecipato attivamente al dibattito scientifico e teologico sulla vita aliena.
In particolare, oltre ad aver ospitato diversi convegni e simposi in collaborazione con scienziati e teologi per esplorare le implicazioni filosofiche e teologiche della vita extraterrestre, uno dei più noti è stato il simposio del 2009 organizzato dalla Specola Vaticana, dove si è discusso di astrobiologia e del significato della scoperta di vita su altri pianeti.
Il Simposio del 2009 aveva l’obiettivo di esplorare le questioni scientifiche e filosofiche legate alla possibilità di vita extraterrestre. L'incontro ha riunito circa 30 esperti internazionali provenienti da diverse discipline, inclusi astrobiologi, astronomi, teologi, filosofi e altri scienziati per discutere le implicazioni che la scoperta di vita su altri pianeti potrebbe avere sia sul piano scientifico che su quello religioso. Questa diversità ha permesso un dialogo interdisciplinare approfondito e ha evidenziato l'apertura della Chiesa al confronto con il pensiero scientifico.
Le discussioni si sono concentrate su vari aspetti dell'astrobiologia, come la ricerca di pianeti abitabili, le condizioni necessarie per la vita e la possibilità di intelligenza extraterrestre. Gli interventi hanno anche affrontato questioni teologiche, come il significato della creazione divina in un universo potenzialmente popolato da molteplici forme di vita, e il concetto di redenzione nel caso di esseri intelligenti su altri pianeti. Una delle principali preoccupazioni del simposio era come la scoperta di vita extraterrestre potesse influenzare la teologia cattolica. Un tema centrale era se l'incarnazione di Cristo e la redenzione fossero eventi unici per la Terra o se potessero avere significati o applicazioni più universali. Alcuni teologi hanno esplorato la possibilità che altre civiltà potessero avere una loro storia di salvezza, indipendente dalla nostra.
Non me lo sarei mai aspettato, sinceramente, ma qui siamo di fronte a un attore molto attivo e molto aperto alla possibilità. Il simposio del 2009 non ha fornito risposte definitive, ma ha stabilito una base solida per il dialogo continuo tra scienza e religione. Ha confermato l'interesse della Chiesa Cattolica a rimanere aggiornata sulle scoperte scientifiche e a riflettere sulle loro implicazioni per la fede. E devo dire che, nonostante questo mi pare porre le basi per un riproporsi delle "missioni" gesuitiche di evangelizzazione forzata di qualche tempo fa, dall'altra parte siamo ben lontani da storie come quella di Galileo o di Giordano Bruno.
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