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Habemus papam: Leone XIV!

Al quarto scrutinio è stata fumata bianca: la Chiesa ha il suo 267 pontefice con il nome di Leone XIV: Robert Francis Prevost.

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REUTERS/Yara Nardi, CC BY 4.0, via Wikimedia Commons

Al quarto scrutinio è stata fumata bianca: la Chiesa ha il suo 267° pontefice con il nome di Leone XIV. Questa volta lo Spirito Santo, a dispetto di ogni pronostico che puntava su un italiano, ha suggerito ai porporati un cardinale americano dalle origini francesi. Robert Francis Prevost, classe 1955, matematico e filosofo, missionario, agostiniano, dottorato in diritto canonico e nominato cardinale da Papa Francesco solo nel 2023. Insomma un bel curriculum per il primo papa americano dall’atteggiamento moderato. I numerosi fedeli accorsi a San Pietro hanno atteso circa un’ora per sapere il nome dell’eletto. Prevost si è presentato dalla Loggia con i paramenti sacri che invece Bergoglio nel 2013 aveva rifiutato, con un discorso scritto e con la stessa parola con cui si era congedato Francesco: Pace. Leone XIV saluta la folla augurando ai fedeli e al mondo la pace di cui tanto ha bisogno l’umanità. La scelta del nome che potrebbe sembrare anacronistica (soprattutto dopo Francesco) in realtà è ben augurante: Leone XIII è il papa dell’enciclica Rerum Novarum, che pose le basi per la dottrina sociale della Chiesa e della difesa dei lavoratori. Tante le questioni di cui il nuovo Papa dovrà occuparsi: la nuova evangelizzazione, le guerre ancora in atto, i rapporti con la Cina, il dialogo interreligioso, la questione del ruolo delle donne nella Chiesa. Ma le sue doti di moderatore sapranno equilibrare i rapporti tra progressisti e conservatori? Il suo pragmatismo saprà risanare le finanze vaticane? Insomma dopo la gloria dell’elezione, Prevost dovrà rimboccarsi le maniche e iniziare a lavorare. Ovviamente i complimenti di Donald Trump non si sono fatti attendere, il quale non ha nascosto la gioia per l’elezione del primo papa americano definendola “un grande onore per l’America”. Non possiamo far altro che attendere le prime mosse di Leone XIV, quali le sue priorità, il suo primo viaggio, e soprattutto se resterà, come Francesco, a Casa Santa Marta o sceglierà di tornare nel Palazzo vaticano. Un’ultima riflessione a conclusione di questa giornata emozionate: dalla morte di Papa Francesco alla elezione del nuovo pontefice abbiamo visto fiumi di fedeli affollare piazza San Pietro, fedeli in fila per ore, la gioia esplodere per una fumata bianca. Insomma ci riscopriamo un popolo che tutto sommato ha ancora bisogno della fede, che ha ancora speranza in una Chiesa cha sa accogliere e sa scegliere un Santo come suo Pastore, come Vicario di Cristo.

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