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Un referendum contro la xenofobia e una manifestazione contro il «ddl repressione»

Ieri le 500 mila firme per il referendum sulla cittadinanza sono state raggiunte e superate. In 24H. Ne mancavano 200 mila. «Un successo clamoroso» commenta Sansonetti su l’Unità, 25.09.24. Si tratta di un quesito che propone di modificare la legge attuale, assicurando la cittadinanza italiana a chiunque viva qui da noi da più di 5 anni (oggi bisogna aspettare almeno 10). Un referendum proposto da +Europa, dai socialisti, dai radicali italiani, da Rifondazione comunista, dall’Arci e da moltissime organizzazioni e Ong. Hanno anche firmato Fratoianni, Bonelli, Elly Schlein, Renzi (sorprendente!). Che sia forse giunto il momento per le sinistre di ritornare a essere autentiche, senza lasciarsi trascinare, per amore di un mero consenso, dalle destre xenofobe? E che si comportino invece da veri statisti, come fecero negli anni sessanta, Kennedy e Johnson che misero avanti i principi della civiltà a quelli delle barbarie? Vedremo!

Un referendum contro la xenofobia e una manifestazione contro il «ddl repressione»
it:User:Nase, CC BY-SA 3.0, via Wikimedia Commons

Intanto un’altra occasione per comportarsi da sinistra è offerta dalla manifestazione che si terrà oggi, a Roma, contro il «ddl repressione o ddl Orbàn» (copyright Majorino). «Le destre – si legge in una nota firmata da Cgil di Roma, Anpi e Rete degli studenti medi – continuano a guardare alla sicurezza solo in termini repressivi e punitivi delle lotte sociali, inasprendo le pene, introducendo nuovi reati per colpire le forme più pacifiche di protesta e comprimere gli spazi di democrazia del nostro paese. Il carcere continua a essere visto come strumento meramente punitivo, perseguendo, con l’introduzione del reato di rivolta in carcere, non tanto gli episodi di violenza già puniti dalla legge, persino la resistenza passiva impedendo nei fatti ogni forma di protesta contro le condizioni disumane in cui sono gli istituti penitenziari. In tutto questo si normalizza anche l’idea che una donna incinta o un neonato possa finire in carcere. Nei centri di trattenimento e accoglienza per i migranti si nega l’utilizzo del cellulare, vincolando il possesso della sim alla presenza di permesso di soggiorno. Sono tutte norme che non rendono più sicuro il nostro paese, né migliorano la vita delle persone, anzi, ne minacciano i diritti costituzionali. Contro questa idea liberticida di Sicurezza dobbiamo mobilitarci con forza affinché la maggioranza di Governo faccia un passo indietro, rispetti i diritti delle persone e i valori della carta costituzionale.»

 

Intanto il pacchetto securitario, il più fascistoide della Repubblica, è stato approvato alla Camera. Con che coraggio, ci chiediamo, la Premier parla di difesa dei valori democratici, proprio mentre si fa premiare da Elon Musk, «cioè il fascismo del futuro» come lo ha definito Gad Lerner tra le colonne de Il Fatto (24.08.24). Per buona pace di Travaglio, che ieri, a Otto e mezzo, il programma di Lilli Gruber, sembrava quasi considerare Musk il vero paladino della libera informazione. «Zuckenberg più pericoloso.» Forse per questo il direttore ha pubblicato il trafiletto di Gad. Sì. Ma relegando all’ultima pagina!

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