La disputa tra Conte e Grillo sul ruolo del garante a vita e sul totem dei due mandati interessa veramente a qualcuno e potrebbe avere delle conseguenze sul posizionamento politico del Movimento 5 Stelle? Cambia qualcosa dopo le elezioni in Liguria?
Da quando la leadership del movimento è stata assunta da Conte è indubbio che il posizionamento dei 5S nel campo progressista, pur con i suoi distinguo, si sia stabilizzato.
Personalmente penso che il Movimento non possa tornare all’epoca dei vaffa e dello stare né di qua né di la, collocarsi nel campo progressista in maniera stabile è la scelta giusta. Al limite il problema è come starci mantenendo l’identità movimentista, cioè un approccio ai problemi più radicale e attento a cosa arriva dalla base.
Per quanto sia indubbio l’intuito di Beppe Grillo di aver creato il Movimento, intercettando i bisogni di una parte dell’elettorato, mi sembra che negli ultimi tempi non ne azzecchi una, a partire dall’entrata nel governo tecnico di Draghi (considerare Draghi e Cingolani grillini è stata una cantonata pazzesca). Dopo un’esperienza del genere, l’idea di tornare alle origini mi sembra veramente irrealizzabile oltre che non proprio segno di coerenza, e il totem dei due mandati probabilmente non interessa più a nessuno. Il suo superamento, magari a determinate condizioni, permetterebbe al Movimento di formare una classe politica più adeguata e competente. Insomma Grillo è il passato e Conte il presente e il futuro, se un futuro ci sarà nei 5S soprattutto dopo le elezioni in Liguria. Infatti cosa potrebbe succedere nel Movimento e nell’alleanza progressista è tutto da vedere e non credo che ci sia qualcuno con la sfera di cristallo. L’unica cosa di cui sono certo è la speranza che nutre una buona parte della stampa nel vedere l’evaporazione del Movimento. Immaginando il punto di vista di una parte di quella progressista, potrei rispondere che non è detto che questi voti poi andrebbero automaticamente a rimpolpare gli altri partiti del centro-sinistra.
Quanto la lite tra Grillo e Conte può aver influito sul risultato? E il veto su Renzi e Italia Viva? A caldo è difficile da capire se l’uscita di Grillo abbia influito sui voti 5S che potrebbero essere finiti nell’astensionismo. Così come non è detto che includendo Italia Viva il risultato sarebbe stato differente. I voti non si sommano con un semplice processo matematico. A me le considerazioni su chi vince o chi perde le elezioni interessano finché si ragiona in termini di politica e di amministrazione delle istituzioni. Lo schierarsi per tifoserie e la conseguenza di considerare la contesa elettorale come una partita di calcio porta sicuramente uno sconfitto: la democrazia. Quando a votare ci va meno del 50 % degli aventi diritto abbiamo perso tutti.