La chiesa cattolica si basa (perlomeno) su due livelli di regole oscene non scritte.
Prima di tutto, c'è ovviamente la famigerata Opus Dei, la "mafia bianca" della chiesa, l'organizzazione (semi)segreta che in qualche modo incarna la pura Legge al di là di qualunque legalità positiva. La sua regola suprema è l'obbedienza incondizionata al papa e la spietata determinazione a lavorare per la chiesa, fino al punto di sospendere virtualmente tutte le altre regole. I suoi membri, il cui compito è quello di infiltrarsi nei principali circoli finanziari e politici, di regola mantengono segreta la loro appartenenza all'Opus Dei. In quanto tali, sono effettivamente opus dei (opera di Dio), adottano cioè la perversa posizione di strumento diretto della volontà del Grande Altro.
C'è inoltre il gran numero di casi di molestia sessuale a bambini da parte di sacerdoti, casi così numerosi in Austria e in Italia, in Irlanda e negli Stati Uniti, che si può tranquillamente parlare di un'articolata "controcultura" all’interno della chiesa, con il suo corpus di regole segrete.
Esiste per di più un’interconnessione tra i due livelli, dato che l'Opus Dei interviene in modo sistematico per sedare gli scandali di natura sessuale che riguardano i sacerdoti. Tra parentesi, lo stesso atteggiamento della chiesa di fronte agli scandali sessuali dimostra il modo effettivo in cui essa percepisce il suo ruolo: la chiesa insiste che questi casi, per quanto deplorevoli, sono una questione interna, ed evidenzia un'estrema riluttanza a collaborare con la polizia nelle indagini.
In un certo senso, ha ragione: l'abuso sessuale dei minori è effettivamente un problema interno della chiesa, cioè un prodotto intrinseco della sua stessa organizzazione simbolica, e non semplicemente una sequela di casi criminali particolari che riguardano alcuni uomini casualmente sacerdoti. Di conseguenza, la risposta a questa riluttanza della chiesa non dovrebbe essere semplicemente che si stanno investigando dei crimini e che se la chiesa non collabora attivamente si dimostra complice. In effetti la chiesa in quanto tale, in quanto istituzione, dovrebbe essere posta sotto inchiesta, per indagare come si creano in modo sistematico le condizioni che conducono a questi reati.
Questa inoltre è la ragione per cui non si possono giustificare gli scandali di natura sessuale che coinvolgono dei sacerdoti come una mistificazione di quanti si oppongono al celibato dei religiosi, di quanti cioè vorrebbero dimostrare che se i bisogni sessuali dei preti non trovano un legittimo sfogo, devono necessariamente esplodere in forme patologiche. Consentire il matrimonio ai preti cattolici in realtà non risolverebbe nulla: i sacerdoti non cesserebbero di molestare i ragazzini perché la pedofilia è generata dall'istituzione cattolica del sacerdozio come sua "trasgressione intrinseca", come il suo segreto supplemento osceno.
Slavoj Žižek
Tratto da S. Žižek, Benvenuti nel deserto del reale, Meltemi editore, 2002.
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