BUON NATALE
A Natale non si fanno cattivi
pensieri ma chi è solo
lo vorrebbe saltare
questo giorno.
A tutti loro auguro di
vivere un Natale
in compagnia.
Un pensiero lo rivolgo a
tutti quelli che soffrono
per una malattia.
A coloro auguro un
Natale di speranza e di letizia.
Ma quelli che in questo giorno
hanno un posto privilegiato
nel mio cuore
sono i piccoli mocciosi
che vedono il Natale
attraverso le confezioni dei regali.
Agli adulti auguro di esaudire
tutte le loro aspettative.
Per i bambini poveri
che non vivono nel paese dei balocchi
auguro che il Natale
porti una famiglia che li adotti
per farli uscire dalla loro condizione
fatta di miseria e disperazione.
A tutti voi
auguro un Natale con pochi regali
ma con tutti gli ideali realizzati.
Alda Merini
Auguro a tutti i lettori della rivista di trovare sotto l’albero tanta gioia, pace e amore, abbracci e sorrisi, di aprire i cuori perché i regali li apriamo ogni giorno, di volgere lo sguardo verso il cielo e desiderare di scorgere quella stella che brillerà per voi, che vi guiderà e vi porterà tanta saggezza a scegliere sempre il bene. Vi auguro tanta felicità in famiglia, perché la famiglia è simbolo di amore e di calore, di luce e di speranza. Buon Natale e buone feste a tutti voi.
Per questo Natale e per quelli a seguire festeggiate i parenti e anche gli amici, quelli che rispondono senza essere chiamati, per intenderci. Diluite le parole, insistete con gli abbracci, pesate le azioni vostre per prime e poi quelle degli altri. Ricordate che il mondo si fa sempre più piccolo e percorribile e che questo ci avvicina e ci rende sempre più simili tutti: è importante tenerlo bene in mente, per non schiacciarlo mentre ci pestiamo. Meglio accarezzarlo, prendendoci per mano. Auguri a noi.
Vi auguro di trovare la Felicità nelle cose semplici, di riuscire a sorprendervi ancora per i piccoli gesti, vi auguro di essere amati!
Che la Magia del Natale pervada i Vostri Cuori e Vi doni Speranza e Serenità , che la Gentilezza sia il lasciapassare di ogni Vostra giornata e che abbiate amicizie sincere.
Siate circondati dalla Bellezza e nutriti di Gratitudine, che l'incanto di questa Santa Notte riempia di Magia le Vostre Vite e disperda i pensieri cupi.
Che la Leggerezza accarezzi le Nostre Esistenze per camminare Fiduciosi gli Uni accanto agli Altri.
Buona festa dell’anche a te e famiglia, del quando lo fai il secondo figlio, del ma che gli farà mai un pezzo di panettone al cioccolato, del ai tempi miei tutte ste cose non c’erano e io ho cresciuto due figli bene. Dai che possiamo farcela anche quest’anno a superare tutto questo! Buon Natale a tutti!
Se c’è un auspicio che si può ricavare dai molteplici significati del Natale è quello di maturare una seria responsabilità verso ciò che ci circonda: la società , l’ambiente, l’ecosistema, che ogni anno si risveglia e si rinnova e da cui dipendiamo. Come gli antichi vedevano nel solstizio d’inverno la vittoria del sole sulle tenebre, la rinascita del dio bambino, promessa del risveglio della natura e del rinnovamento interiore. Se c’è un augurio che si può ricavare è quello di non accontentarsi mai dello status quo, ma di metterlo in discussione e, se necessario, sovvertire la realtà conosciuta e l'ordine sociale. Come immaginavano di fare gli antichi durante i Saturnali, culminanti nel Natale del Deus Sol Invictus, dove gli schiavi, una volta all’anno, potevano banchettare con i padroni. Come i cristiani videro nella nascita di Gesù colui che rovesciò i potenti dai troni e innalzò gli umili, secondo l’antica preghiera. Che ognuno di noi dia voce all'ancestrale e umano bisogno di meravigliarsi come bambini e di inventarsi mondi alternativi. Come potrebbe cambiare altrimenti, se non lo mettessimo mai in dubbio? Diamo ascolto a ciò che ci chiede la nostra ragione: realizzare e testimoniare quel mondo che sogniamo; la stessa ragione il cui spirito cantò attraverso John Lennon:
«Imagine there’s no countries. It isn’t hard to do. Nothing to kill or die for. And no religion, too. Imagine all the people living life in peace… You…»
Natale
Non ho voglia
di tuffarmi
in un gomitolo
di strade
Ho tanta
stanchezza
sulle spalle
Lasciatemi così
come una
cosa
posata
in un
angolo
e dimenticata
Qui
non si sente
altro
che il caldo buono
Sto
con le quattro
capriole
di fumo
del focolare
Giuseppe Ungaretti
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