Il 25 aprile non è una commemorazione. È una dichiarazione di parte. È il giorno in cui l’Italia scelse la disobbedienza, il coraggio, la dignità. Non una festa che consola ma una memoria che brucia. Brucia perché è viva, perché non è affatto finita.

Le polemiche intorno ai cinque giorni di lutto nazionali per la morte di Papa Francesco dimostrano l’assenza di un’unità nazionale e storica.

Il 15 aprile il Parlamento ungherese ha approvato un emendamento costituzionale che vieta espressamente le manifestazioni del Pride et similia, segnando un ulteriore passo indietro nei diritti civili nel paese.

A Milano, una protesta per Gaza si è conclusa con scontri e fermi. Ma il vero allarme è il nuovo "Decreto Sicurezza", che rafforza i poteri del “potere” e limita il dissenso, segnando una possibile deriva autoritaria e un attacco alle libertà.

2 aprile 2025, Rose Garden, Casa Bianca: Trump annuncia il Liberation Day: una nuova guerra commerciale. Ma cosa c’è all’origine dei dazi?

Trump e Meloni hanno trasformato la gestione migranti in un cavallo di battaglia della loro politica, un mix di orgoglio e bassezza comica.

I toni aggressivi e l’invito a “cancellarli” mostrano una pericolosa deriva radicale e un allontanamento dal dibattito politico costruttivo.

Insistere con soluzioni che si sono mostrate totalmente fallimentari è sintomo di grande miopia politica e non ci porterà da nessuna parte.

Con una circolare, il Ministro dell'Istruzione e del Merito Valditara ha vietato ufficialmente l'uso dello schwa (ə) e dell'asterisco (*).

20 marzo: Donald Trump ha allungato il suo ennesimo tentacolo firmando un ordine esecutivo per smantellare il Dipartimento dell’Istruzione.

L’UE ha lanciato un appello affinché Ankara rispetti la democrazia, ma la deriva autoritaria del regime sembra ormai inarrestabile.

L’ascesa al potere di Trump e Musk mostra il vero volto brutale del Capitalismo neoliberista. Tutto è ridotto a una transazione economica.

Trump tra autoritarismo e propaganda: manipola la realtà con censura e disinformazione, minacciando democrazia e diritti umani.

La verità non è mai stata un dato oggettivo per Trump, ma un dispositivo manipolabile, un costrutto piegato all’utile del momento.

Gli attivisti dei diritti LGBTQIA+ esprimono frustrazione e delusione per l'atteggiamento ostile della Ministra: nessuna azione concreta.

Un paese che non dialoga con se stesso porta un Elon Musk qualunque ad intromettersi in dinamiche interne inquinando il dibattito pubblico.

AfD non è un’alternativa ma una sorta di anomalia, è soprattutto l’espressione più matura e radicale del sistema dominante.

L'amministrazione Trump sta mostrando plasticamente la vittoria delle élites miliardarie USA, lui non rappresenta la politica ma il potere.

L’Europa, in questi tre anni di guerra in Ucraina, si è solo appiattita alle posizioni dell’alleato americano, ora rischia l’irrilevanza.

Il vero messaggio è un altro: le democrazie sono inutili, d’ora in poi deve prevalere la legge del più forte, senza controlli e limiti.